Napoli. Bassa affluenza al presidio anticamorra della III Municipalità

NAPOLI – Alle ore 12:00 di giovedì 16 febbraio si è tenuto un presidio anticamorra all’esterno della Prefettura di Napoli, in Piazza Plebiscito, organizzato dalla III Municipalità in seguito ai recenti episodi di cronaca accaduti sul territorio. L’organizzazione precisamente è partita dal Consiglio e dalla Giunta della III Municipalità di Napoli, che comprende il Rione Sanità, Capodimonte, Colli Aminei, Ponti rossi e Capodichino: alcuni dei quartieri più a rischio della città.

Aggressioni, violenze, estorsioni, furti, sono purtroppo eventi all’ordine del giorno, ciò compromette la vivibilità dei quartieri e la qualità della vita dei residenti. Così la III Municipalità ha deciso di farsi sentire, ma non è la prima volta: sin dall’insediamento, la nuova Giunta ha dedicato gran parte delle proprie energie alla lotta al crimine organizzato. Tuttavia, nonostante il tema sia molto delicato e sentito in città, il presidio anticamorra si è rivelato un vero e proprio flop, almeno a livello numerico. Infatti solo una trentina di persone erano presenti all’appuntamento, di loro, buona parte era costituita da giornalisti, accorsi e rimasti in attesa di un’affluenza maggiore.

Ciò che potrebbe aver influito sulla scarsa affluenza è non solo l’orario stabilito per l’evento e il giorno infrasettimanale, effettivamente scomodi per chi lavora, ma anche il fatto che l’appuntamento era già stato rinviato di una settimana a causa delle dimissioni dell’ormai ex Prefetto, la Dott.ssa Pantalone. La finalità dei sostenitori del presidio anticamorra quindi, al cospetto del nuovo Prefetto, la Dott.ssa Carmela Pagano, potrebbe essere stata avvertita come inutile, non avendo avuto la stessa nemmeno il tempo di insediarsi. Ma l’esigenza di ‘farsi sentire’ si è in ogni caso unita alla volontà di manifestare le proprie idee al nuovo dirigente governativo, per questo motivo il presidio si è svolto lo stesso: una scelta condivisibile, ma che sicuramente non ha giovato alla nobile finalità.

Stefano Colasurdo

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