Napoli. Report dal Festival dello Sviluppo Sostenibile

NAPOLI – Lunedì 22 maggio, presso il Teatrino di corte del Palazzo Reale, è stata inaugurata la I edizione del Festival Italiano dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, con un tema incentrato sul contrasto di tutte le forme di disuguaglianze dal titolo “Italia 2030: che nessuno resti indietro”.

Nel settembre 2015 l’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, ha approvato l’Agenda Globale 2030 corredata di 17 obiettivi, in inglese Sustainable Development Goals (Sdgs), che è un modello di visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo, a cui tutte le regioni italiane contribuiranno per portare il mondo verso un sentiero sostenibile.

La manifestazione prevede oltre 200 iniziative: in programma molte attività culturali e sperimentali tra cui workshop, convegni, flash mob, che riuniranno 160 istituzioni, associazioni e reti della società civile, con lo scopo di mobilitare l’Italia per diffondere la cultura della sostenibilità, stimolare la ricerca e l’innovazione, fornire un’educazione di qualità e opportunità alle giovani generazioni. La manifestazione si concluderà a Roma, a Montecitorio presso l’Aula dei Gruppi Parlamentai della Camera dei Deputati, in data 7 giugno.

L’evento inaugurale, dal titolo “Non abbandonare la scuola, costruire la cultura del futuro”, è stato moderato da Dario Laruffa, ed ha dato spazio alle scuole partenopee: un gruppo di studenti, guidati da Luca Raffaele della Fondazione NeXt – Nuova economia per tutti, ha organizzato diversi flashmob in Piazza Plebiscito e presentato l’iniziativa “Immagini e proposte per il nostro futuro”. Antonio Evangelista e Maria Saiz, del movimento giovani per Save the children, sono attivi con due progetti fondamentali sul tema “Le ragazze e i ragazzi del 2030”. I progetti UndeRadio e Sottosopra, presentano idee innovative capaci di favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, in cui si propone di promuovere e sensibilizzare alcuni valori come la non discriminazione e la partecipazione.

“Sul tema delle disuguaglianze sociali pesano vari fattori, e l’obiettivo della lotta alle disuguaglianze va visto con un sguardo ampio, perché riguarda la povertà, la malnutrizione, la salute, le discriminazioni di genere, l’educazione e le condizioni abitative. Bisogna tener conto dell’origine familiare, che continua a incidere in modo eccessivo sulla riuscita dei percorsi scolastici e lavorativi dei ragazzi”, ha dichiarato al riguardo, a margine della presentazione, Enrico Giovannini, portavoce ASviS.

By Chiara Arciprete

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