Solidarietà. Napoli in presidio per la libertà e la dignità del popolo palestinese

NAPOLI – Giovedì 20 Aprile alle ore 17:00 si è tenuto un presidio in Piazza San Domenico Maggiore, per la libertà e la dignità del popolo palestinese.

La relazione tra Israele e il popolo palestinese è un tema sempre al centro dell’attenzione dell’attivismo napoletano. Ogni 17 aprile infatti, dal 1974, Napoli sostiene la Palestina manifestando a sostegno delle rivendicazioni dei detenuti palestinesi nelle carceri sioniste, che a oggi contano circa 6.500 prigionieri, tra loro donne e minori di età.
Quest’anno la protesta è stata più forte e convincente che mai: uno dei detenuti, Marwan Barguti, prigioniero in carcere sionista da ben 25 anni, ha invitato tutti i carcerati, appartenenti a tutte le forze politiche palestinesi, ad attuare uno sciopero della fame a oltranza, per ottenere giustizia e far sentire la propria voce al mondo intero. Perché a tutte le popolazioni del globo si intende denunciare la “Giornata dei prigionieri palestinesi” e le condizioni di vita in cui è costretta la popolazione, a dir poco disumana, da 70 anni sotto occupazione israeliana.

La Comunità palestinese in Campania e il Coordinamento napoletano per la Palestina denunciano anche il sostegno del mondo occidentale a questo scempio, proprio questi due gruppi infatti sono gli organizzatori del presidio di Piazza San Domenico Maggiore: per cercare di attuare una campagna di informazione e sopratutto di sensibilizzazione. L’obiettivo della manifestazione è quindi ottenere determinanti cambiamenti nelle carceri israeliane, per migliorare le condizioni di vita dei palestinesi prigionieri, e quello di assicurare un regolare processo a queste persone senza violare i diritti umani, negando appunto i processi.

 

Stefano Colasurdo

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