Sant’Anastasia. Fontane pubbliche in affido ai privati

SANT’ANASTASIA – Continuano i lavori di riqualificazione territoriale avviati dal Comune di Sant’Anastasia, nella città metropolitana di Napoli. Questa volta l’attenzione è rivolta alle fontane pubbliche: dopo aver realizzato i lavori lungo il corso di Via Arco e aver avviato la campagna “Adotta una panchina”, campagna ancora attiva, il nuovo obiettivo del Comune anastasiano riguarda il mantenimento e la gestione di 5 fontane pubbliche situate tra Sant’Anastasia e Madonna dell’Arco. Per raggiungere questo obiettivo ha dunque preso forma il progetto denominato “Adotta una fontana”, ora pienamente operativo.

Sulle orme della precedente esperienza, lo scopo di questa campagna è riuscire ad affidare la gestione e la manutenzione, a prezzi agevolati, dei beni comunali ad associazioni e imprese per una durata complessiva di 5 anni. Coloro che si faranno carico di questa gestione, in cambio potranno pubblicizzare il loro marchio e i loro prodotti, oltre ovviamente a contribuire al mantenimento degli spazi pubblici.

Le fontane ornamentali oggetto del bando sono le seguenti: fontana con piazza sita in Via Marconi-Piazza San Ciro; fontana con aiuola sita in Via Marconi; fontana Piazza II Ottobre; fontana con aiuola sita in Piazza Sodani; e la fontana Parco Tortora Brayda sita in Via Romani. Cosi come per le precedenti iniziative comunali, anche questa volta abbiamo chiesto l’opinione dei cittadini circa questo intervento di riqualificazione territoriale, e ancora una volta sono emersi pareri contrastanti: l’opinione pubblica si è divisa tra i sostenitori di questa iniziativa, che vedono in essa un utile strumento per aiutare l’Amministrazione a mantenere puliti gli spazi pubblici, al fine di migliorare l’immagine di Sant’Anastasia; e chi invece ha messo in evidenza la necessità di intervenire su problematiche ben più serie, quali a esempio la manutenzione degli spazi verdi e i controlli più assidui dei vigili urbani per far rispettare gli spazi comuni vandalizzati da persone incivili.

Daniele Amelino

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