Street food. A Torre del Greco “O’ Food Festival”

TORRE DEL GRECO – Dal 27 giugno al 2 luglio presso il complesso La Salle, situato in via Alcide de Gasperi 76, si terrà l’evento gastronomico denominato “O’ Food Festival – Il miglior street food da tutto il mondo”.

Dopo aver proposto la scorsa estate il Pizza Village, riscontrando anche un grande successo di pubblico, Il TheSpace Villaggio Pizza ritorna con un format tutto nuovo: “O’ Food Festival”, con l’obiettivo di regalare a tutti i partecipanti un’esperienza gastronomica completa e di elevata qualità.

Gli spazi dedicati al festival saranno divisi in quattro zone tematiche: area food truck, area beverage, area entertainment e area family. Oltre al comparto Food, il festival sarà contornato da varie tipologie di intrattenimento con live music, show, animazione e dimostrazioni varie. In attesa dell’apertura del festival abbiamo intervistato l’organizzatore Carlo Loffredo.

Quali sono i principali partner coinvolti nel festival?

«La qualità dei partner è stata una delle scelte principali nell’organizzazione di questo evento. Abbiamo partner del calibro di Vito Antonio Lombardo (Stella Michelin) con il suo Street Kitchen; BBQ Valdichiana; Frittfood e tanti altri ancora.»

Cibo del territorio italiano o ci saranno anche specialità dall’estero?

«Per quanto riguarda la partnership con l’estero attualmente siamo in attesa, con buone probabilità di esito positivo, della grande catena Oscar Mayer»

Perché avete scelto Torre del Greco come location?

«Torre del Greco è collegata perfettamente con molte provincie di Napoli. Abbraccia, perfettamente al centro, il pubblico proveniente dal lato Sud: Pompei, Scafati, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia etc, e il pubblico che proviene dal lato Nord: Portici, Ercolano, San Giorgio etc. e ovviamente la stessa Napoli. Il progetto comunque è in espansione, per cui non escludiamo la possibilità, viste le già avanzate proposte, di estendere il Festival in altri territori della Campania.»

Oltre la gastronomia, può essere considerato un modo di diffondere la cultura e le tradizioni italiane?

«Certamente. Il messaggio velato è proprio questo. Lo street Food oramai è una cultura ben consolidata in tutto il mondo. Molte città Europee riescono a generare un notevole flusso di turisti in occasione di particolari eventi come questi. A nostro avviso alla cucita mediterranea e in particolare proprio quella del nostro Paese, non è riconosciuto il giusto valore, soprattutto localmente. Anche la scelta del menù è stata frutto di una congiunta collaborazione coi partners, in modo da garantire meticolosamente una grande varietà di offerta. E con lo scopo di coinvolgere le persone in un’esperienza culinaria davvero completa, sarà dato notevole risalto anche all’artigianato locale e alle attività.»

Daniele Amelino

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