Libri: “Il ladro di nebbia” di Lavinia Petti

NAPOLI – Il 17 giugno è stato presentato nella città partenopea, alla libreria Feltrinelli, il romanzo “Il ladro di nebbia”, edito Longanesi, della giovane autrice Lavinia Petti.

Il romanzo della 26enne scrittrice napoletana, scritto in stile urban fantasy, è stato presentato nella storica libreria di Piazza dei Martiri riscuotendo notevole successo. L’opera è stata già esposta in molte città d’Italia, per questo motivo la presentazione della stessa nel capoluogo partenopeo ha destato forti emozioni. L’autrice è stata introdotta durante la presentazione da Ida Di Martino, speaker radiofonica di Radio Kiss Kiss, che le ha dato il benvenuta nel fantastico mondo della letteratura.

Lavinia Petti ha raccontato che “il libro è stato scritto in realtà circa una decina di anni fa, ma essendo molto pigra non ha mai creduto più di tanto al suo progetto”. L’autrice ha poi rivelato che, quando un paio di anni fa fece leggere il libro a un’amica, quest’ultima si è impose affinché mandasse il manoscritto presso qualche casa editrice.

La storia narrata nel suo romanzo è un racconto diviso tra la realtà e l’immaginazione, separate da un confine così sottile che ci si può confondere sulla realtà delle cose. “E’ una storia labirintica”, tanto da colpire l’autrice da Labirintite, così ha raccontato sorridendo. Inoltre la stessa ha introdotto il tema dell’immaginazione, che secondo lei è un concetto molto importante, anzi la chiave del libro, ed anche della vita, perché “L’immaginazione è capace di tutto”.

Un altro tema su cui Lavinia Petti si è soffermata è un argomento ricorrente del suo racconto: il ricordo. Lei si definisce infatti molto attaccata ai ricordi, soprattutto a quelli legati all’infanzia: “Il ricordo è il nostro passato, fa parte di noi, e perdendo il nostro passato si perde la propria identità”. Ed è proprio il ricordo ad attanagliare lo stralunato e sociopatico Antonio M. Fonte, il protagonista del romanzo, uno scrittore che vive nei quartieri spagnoli di una Napoli diversa da quella che conosciamo, per nulla solare e accogliente: egli infatti si ritrova a fronteggiare il suo passato in una città gotica e nebbiosa, ma non sa se sia reale o il tutto sia frutto della sua immaginazione.

Stefano Colasurdo

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