Istruzione. Insegnamento dell’italiano agli stranieri, ma prima “Salviamo il congiuntivo!”

NAPOLI – “Salviamo il congiuntivo!”, è questo l’appello protagonista della conferenza tenuta dal Prof. Anthony Mollica in data 1 marzo a Via Partenope 36, presso il Centro Linguistico di Ateneo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’incontro, rivolto a studenti e insegnanti, si è proposto di promuovere un approccio didattico capace di integrare l’enigmistica e i giochi per l’attività di revisione e rinforzo di grammatica, lessico e abilità comunicative, in particolare nell’insegnamento dell’italiano agli stranieri.

Il congiuntivo è un modo verbale che negli ultimi anni, oltre a essere sempre più desueto nell’italiano, è utilizzato male da molti parlanti. Il Prof. Anthony Mollica la definisce “pigrizia linguistica” alimentata dalla lingua scarna e approssimativa dei mass media. Proprio dai social media, negli ultimi mesi, è emersa una lotta per la salvaguardia del congiuntivo, uno dei tratti distintivi della lingua italiana.

Anthony Mollica, Professor emeritus of Education presso la Brock University di St. Catharines in Canada, esperto di bilinguismo, è una figura di spicco nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua: il suo approccio si avvale della ludolinguistica, una branca della linguistica che utilizza giochi di parole per fini ludici e didattici. Durante la conferenza il Professore ha mostrato come stimolare l’apprendimento della seconda lingua mediante attività ludiche su carta, perché, come ha sottolineato, “il gioco non è imparare la regola, ma scoprirla”.

Ha introdotto la conferenza Annamaria Lamarra, Direttrice del Centro Linguistico di Ateneo, la quale ha posto l’accento sull’importanza dell’insegnamento dell’italiano agli stranieri, affermando che “padroneggiare la lingua è il primo strumento di emancipazione”. A tal proposito ha così invitato l’Università tutta a prendere consapevolezza dell’autonomia di questa disciplina: “E’ stato molto importante per me osservare come l’insegnamento dell’italiano agli stranieri avanzi senza che le istituzioni se ne accorgano. Questo ritardo è importante perché condiziona tutt’ora il nostro profilo culturale rispetto ad altri Paesi, in cui attività come queste sono riconosciute da anni”.

I partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi in un piccolo dibattito sull’uso del congiuntivo e sulle nuove tendenze di omologazione linguistica, quindi sull’importanza di insegnare agli stranieri un italiano corretto e ricco delle sue peculiarità, in quanto la lingua si configura come ingrediente fondamentale di identità culturale.
L’incontro formativo si è concluso con la presentazione, da parte del Prof. Mollica, del libro “Scuola di formazione di italiano lingua seconda/straniera: competenze d’uso e integrazione” – Guida editori, una raccolta di saggi scritti da diversi autori e curata da Annamaria Lamarra, Pierangela Diadori e Giuseppe Caruso.

Noemi Orabona

Leave a comment