Napoli. A Montecalvario spuntano decine di paletti abusivi

NAPOLI – Negli ultimi giorni sono spuntati nuovi paletti abusivi lungo le strade del quartiere Montacalvario, come mostrano le immagini in galleria. In data 20 agosto la zona si presentava largamente sgombra dalle automobili parcheggiate di consueto, ma disseminata da decine di paletti installati irregolarmente dai residenti partiti per le vacanze estive.
Già l’anno scorso avevamo attestato la larga diffusione di questo abuso perpetrato ai danni del territorio dei quartieri spagnoli, consistente nell’appropriazione arbitraria di una porzione di suolo pubblico, utilizzato come parcheggio permanente di automobili e ciclomotori. L’installazione di paletti abusivi è una pratica così ricorrente da risultare spesso invisibile, ignorata o comunque tollerata. Nel frattempo il territorio utilizzato per posteggiare le automobili, in una zona del centro napoletano che già scarseggia di spazio utile, finisce per assottigliarsi sempre di più, producendo ricadute scomode sulle attività commerciali e sulla collettività.

Oggi la situazione non è cambiata, anzi risulta notevolmente aggravata. Tra le strade maggiormente interessate dalle installazioni illecite si annoverano Vico Due Porte a Toledo; Vico Teatro Nuovo; Vico Tre Regine; Via Cesare D’Engenio; Vico I Concezione a Montecalvario; e Vico Noce. L’arrivo del mese di agosto ha comportato un parziale svuotamento del centro storico, con un visibile effetto su queste strade, liberate dalle automobili parcheggiate per diversi mesi. La cattiva abitudine di molti residenti è infatti quella di lasciarle in sosta in modo permanente, per evitare di perdere il posto accaparrato. Quando serve, a sostituire le automobili subentrano i paletti, come dimostra il proliferare di installazioni delle ultime settimane. I villeggianti in partenza infatti hanno provveduto ad assicurarsi ancora altri mesi di parcheggio permanente al loro rientro. Nessun permesso, nessuna concessione: solo un paletto metallico conficcato tra i sampietrini e bloccato da un lucchetto. Addirittura si riscontrano diverse installazioni di fortuna, volte a occupare abusivamente il suolo, come fioriere, stenditoi, corde, vecchie sedie e transenne. Il messaggio di chi si serve di questa pratica è chiaro: quello che hanno contrassegnato è il loro posto, in barba alla legge e all’altrui diritto.

Alla luce di questi fatti, non sorprende pensare che ormai trovare aree di parcheggio libere, per gli altri residenti o per qualsiasi avventore del centro storico, sia un’impresa tutt’altro che semplice. Quello che sorprende è l’inefficacia e l’insufficienza delle azioni intraprese per contrastare questi abusi ricorrenti.
In un periodo dell’anno in cui questi atti illeciti salgono a galla, quando le auto sgomberano la strada lasciando dietro di sé un fiume di paletti di ferro, ci si chiede perché regni una tacita tolleranza. L’ultimo blitz della Polizia Municipale risale infatti allo scorso marzo, e da allora la zona è stata nuovamente inghiottita de questo problema. Questo dimostra la forte criticità di questi abusi, che tuttavia non deve giustificare reazioni di tolleranza e lassismo: ogni provvedimento volto ad affrontare il fenomeno può fungere da deterrente, e allo stesso tempo può tutelare i cittadini che desiderano vivere serenamente usufruendo degli spazi pubblici.

Noemi Orabona

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