Attivismo. A Napoli il murales di Jorit per George Floyd

NAPOLI – Jorit, street artist italo olandese, autore di innumerevoli murales che colorano le strade di Napoli, torna in scena con un nuovo capolavoro dedicato a George Floyd, uomo afroamericano di 46 anni, ucciso per questioni razziali dalla polizia di Minneapolis, negli USA, il 25 maggio scorso.

L’opera di Jorit si erge sul tetto di un edificio del rione Bisignano a Barra, periferia di Napoli, e raffigura cinque volti. Partendo da sinistra verso destra troviamo Lenin, Martin Luther King, George Floyd, Malcom X e Angela Davis, e in basso la frase di speranza “Time to change the world”. I volti ai lati di George Floyd sono stati inseriti non a caso, in quanto pionieri della lotta al razzismo e al capitalismo negli Stati Uniti d’America.

Il murales è il manifesto partenopeo di una protesta che ormai coinvolge tutto il mondo, sconvolto dall’ennesimo atto di violenza e sopruso perpetrato nei confronti della popolazione afroamericana, da sempre vittima di una radicata mentalità razzista che spesso induce a un abuso di potere delle forze dell’ordine.

La protesta nasce subito dopo i fatti accaduti negli USA il 25 maggio scorso, giorno in cui George Floyd è stato arrestato dalla polizia per il sospetto uso di una banconota falsa, e diciassette minuti dopo è stato dichiarato morto. In tempo reale è stato diffuso in rete un video in cui si vede l’agente di polizia Derek Chauvin premere il suo ginocchio sul collo di Floyd, fino a soffocarlo. Con lui sul posto altri tre agenti, nessuno dei quali è intervenuto. Pochi giorni dopo Derek Chauvin è stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio, seguito dagli altri tre agenti per complicità in omicidio.

Le ultime parole di George Floyd sono state: “per favore, non riesco a respirare”, oggi sono l’urlo di rivolta della popolazione di Minneapolis, la cui protesta si è diffusa nelle altre città americane, ed è ancora in corso. La protesta non fa distinzione di etnie, sono tutti in strada, uniti contro un sistema corrotto e violento.

Attraverso il Murales di Jorit anche Napoli partecipa alla lotta, che ormai non ha più confini.

Gianna Floyd, la piccola figlia di George, ha così commentato le manifestazioni: “Papà ha cambiato il mondo”, una frase che alimenta la speranza di noi tutti

Elisabetta Albero

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