Non considerate indice glicemico nelle diete, se non siete diabetici

BOSTON – Secondo uno studio, le persone che non soffrono di diabete non hanno bisogno di preoccuparsi se un alimento rientra o no in un determinato indice glicemico. Alcuni alimenti potrebbero avere la stessa quantità di carboidrati e non necessariamente pregiudicare la presenza di zucchero nel sangue.

Tutti ormai sanno che, se la glicemia s’impenna rapidamente nell’arco delle due ore, il cibo ingerito possiede un alto indice glicemico; se invece i valori di zucchero nel sangue si innalzano lentamente, allora il cibo possiede un basso indice glicemico. Per anni alcuni studiosi hanno incoraggiato politiche nutrizionali con un’alimentazione a basso indice glicemico, c’è stato addirittura chi ha proposto di segnalare il valore di tale indice sugli imballaggi degli alimenti.

“La grande domanda è: tutto questo si traduce in problemi di salute?”, invita a riflettere l’autore principale dello studio, dottor Frank Sacks, della Brigham and Women Hospital e Medical School di Boston: “Non sappiamo con certezza se le persone beneficiano davvero di una dieta a basso indice glicemico, soprattutto se la dieta è nutriente e generalmente sana per il cuore”. Per questo studio, per cinque settimane, i ricercatori hanno suddiviso 163 adulti in sovrappeso in quattro gruppi, ognuno dei quali sosteneva una dieta salutare per il cuore. I risultati hanno mostrato differenze trascurabili, visto che sia i cereali che la frutta sono entrambi benefici per la salute, pur essendo sulle estremità quasi opposte dell’indice glicemico. Il Dr. Robert Eckel, professore all’University of Colorado Anschutz Medical Campus, al riguardo ha scritto un editoriale per accompagnare questo nuovo studio: “Il messaggio è semplicemente che l’indice glicemico è qualcosa che si deve prendere in considerazione se non si dispone già di una dieta sana per il cuore“. Inoltre l’ex presidente della American Heart Association ha aggiunto: “Se stai seguendo una dieta sana, non è importante considerare l’indice glicemico. Piuttosto, l’enfasi su questo indice, deve essere posto su modello alimentare complessivo. Tale indice rappresenta una prerogativa che dovrebbe essere maggiormente studiata nella popolazione con  diabete di tipo 2 (Diabete dell’adulto – ndr). Le persone sane piuttosto, dovrebbe guardare a uno stile di vita mediterraneo con un approccio dietetico per arrestare l’ipertensione, quindi verdura, frutta, latticini senza grassi, cereali integrali, pesce, pollame, frutta secca e oli vegetali”.

Clemente Cipresso

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