Tachicardia? Attenti al diabete

HARRISBURG – Un’elevata frequenza cardiaca può rappresentare un indicatore di rischio per l’insorgenza di diabete mellito. È quanto emerso da una recente ricerca condotta da studiosi della Pennsylvania State University.

Le persone che vivono con livelli di frequenza cardiaca molto elevati, possono manifestare a lungo andare una compromissione dei livelli di glucosio nel sangue. In particolare, questo tipo di popolazione risulta essere a rischio in caso di pre-diabete. “In questo studio abbiamo misurato la frequenza cardiaca a riposo di circa 100.000 adulti e li abbiamo seguiti per circa quattro anni”, ha sostenuto l’autore dello studio Xiang Gao, direttore del laboratorio di Nutrizione ed Epidemiologia della Pennsylvania State University, che ha aggiunto: “Abbiamo notato che i partecipanti, che presentavano livelli di frequenza cardiaca elevata, aumentavano in maniera significativa il rischio di diabete, pre-diabete, e rapidità di conversione del pre-diabete in diabete”.

Gli stessi ricercatori hanno misurato la frequenza cardiaca attraverso elettrocardiogramma a 12 derivazioni dopo cinque minuti di riposo. Mentre i livelli di glucosio nel sangue sono stati esaminati ogni due anni. Nella prima fase della ricerca sono state escluse tutte le persone che avevano già il diabete. Lo stesso gruppo poi ha confrontato i dati con quelli di persone bradicardiche, ovvero quelle che conducevano uno stile di vita con una frequenza cardiaca più bassa rispetto alla media. I risultati sono stati sorprendenti: “Abbiamo scoperto che gli individui con frequenza cardiaca elevata hanno il 59% di rischio in più di diabete rispetto a quelli che hanno un battito cardiaco normale. In particolare, per ogni ulteriori 10 battiti al minuto, tale rischio aumenta del 23%.”.

Gli stessi dati sono stati standardizzati con altri sette articoli pubblicati in precedenza, tra cui soggetti con diversa estrazione sociale e culturale. Anche in questo caso i risultati sono stati gli stessi. In totale, la ricerca ha identificato 17.463 casi di prediabete e quasi 5000 casi di diabete. “Questo studio suggerisce che la frequenza cardiaca elevata rappresenta un fattore di rischio pre-clinico per l’identificazione precoce del diabete”, ha concluso il Dottor Xiang Gao.

Clemente Cipresso

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