Napoli. Hub Unesco: democrazia e bene comune, al Sud livelli essenziali non garantiti

NAPOLI – “Un uomo che non si interessa allo stato lo consideriamo inutile. La partecipazione, la discussione non sono un ostacolo sulla via della democrazia. Qui ad Atene facciamo così”, tratto dall’Orazione funebre di Pericle per i caduti, questa citazione evidenzia gli aspetti fondanti della democrazia. Al riguardo, all’interno del programma delle Olimpiadi e Acropoli dei Saperi Positivi, giovedì 14 marzo nella Basilica della Pietrasanta di Napoli si è tenuto l’incontro-dibattito sulla democrazia tra passato e presente e sulla necessità di ripensare la società civile nella prospettiva del bene comune, inteso come beneficio per ognuno e per tutti. 

Dopo l’introduzione della Dirigente Scolastica del Liceo Classico e Scientifico Francesco Sbordone, Laura Colantonio; e del Presidente del Polo culturale della Pietrasanta, Raffele Iovine; sono intervenuti il Presidente della Fondazione San Giuseppe dei Nudi, Ugo De Flaviis; la Prof.ssa ordinaria di filosofia morale presso l’Università di Napoli Federico II, Emilia D’Antuono; e il Presidente dello Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno), Adriano Giannola, che riguardo la discussione sui diritti fondamentali dei cittadini, sul federalismo e la sperequazione degli investimenti e dei livelli essenziali prestazionali, ha commentato: “Nella scuola dell’obbligo, uno studente napoletano è come se avesse perso un anno rispetto a uno studente fiorentino, e la Sanità è la stessa cosa, anzi molto peggio, quindi questi livelli essenziali non solo non sono definiti, ma non sono minimamente garantiti”.

A seguire i docenti, gli studenti e le studentesse presenti all’incontro hanno partecipato animando il dibattito

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