USA discutono su nuova base missilistica alle Hawaii

HAWAII – In seguito alla conclusione del quarto test nucleare, portato avanti dalla Corea del Nord nei giorni scorsi, gli Stati Uniti d’America stanno pensando di trasformare il sito difensivo di test missilistici Aegeis, collocato nelle Hawaii, in una base militare attiva per difendersi da eventuali attacchi balistici.

Le discussioni, circa la trasformazione della base missilistica, vanno avanti ormai da diversi anni, ma è solo di recente che il problema è iniziato a essere preso seriamente in considerazione. Il motivo alle spalle di questo cambiamento di direzione è da ricercarsi nei continui tentativi da parte della Corea del Nord di migliorare la portata delle sue armi nucleari. Attualmente il sito militare delle Hawaii viene utilizzato per testare alcuni dei dispositivi missilistici difensivi americani più avanzati, ma anche strumentazioni difensive quali radar, software, monitor e sistemi di lancio.

Nel caso in cui la proposta venisse approvata, la regione verrà dotata di un sistema missilistico difensivo permanente. Sull’argomento si è già espresso il portavoce dell’ambasciata cinese di Washington, Zhu Haiquan, dicendo che “tutte le misure che cercheranno di aumentare la capacità militare non faranno altro che intensificare gli antagonismi e non aiuteranno dunque a risolvere il problema”. Con queste parole la Cina ha dunque chiaramente espresso la sua contrarietà all’iniziativa americana. Ma l’eventuale aggiunta di un sistema di difesa permanente nelle Hawaii è stata anche osteggiata dalla popolazione locale, con intense proteste. Rinnovare il sito richiederebbe una spesa di circa 41 milioni di dollari e un’aggiunta di personale militare.

La sicurezza delle coste del Pacifico sembra essere molto pressante per gli Stati Uniti che, nonostante abbiano già delle basi di difesa attive nei territori della California e dell’Alaska, continuano a ritenere la costa del Pacifico troppo sensibile ad attacchi che potrebbero rappresentare una seria minaccia per il loro territorio.

Daniele Amelino

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