Terrorista ISIS in Siria, libero cittadino in Germania

FRANCOFORTE – L’Europa nuovamente sotto il mirino dei terroristi. Questa volta l’allarme arriva dalla Germania, dopo alcune segnalazioni lanciate da un gruppo di profughi cristiani attualmente residenti nella zona del Saarland, uno dei 16 stati federali tedeschi. Dalle dichiarazioni rilasciate alla polizia tedesca emerge infatti che il gruppo di profughi avrebbe riconosciuto un affiliato dell’ISIS che attualmente risiede a Francoforte. Il soggetto in questione, stando a quanto pronunciato da un membro della comunità, che per motivi di sicurezza ha deciso di restare anonimo, sarebbe uno dei sequestratori che nel mese del febbraio scorso avrebbe tenuto prigionieri alcuni appartenenti alla stessa comunità, prima che questi riuscissero ad allontanarsi dalla capitale siriana e varcare i confini europei.

Dopo la liberazione e la fuga dalla Siria, l’intero gruppo di profughi avrebbe deciso di stanziarsi in Germania. “Ha fermato me ed altri più volte alle porte del villaggio in cui attualmente risiediamo, addirittura ne conosciamo il nome e siamo stati anche in grado di trovarlo su Facebook”, ha detto il testimone a un giornalista di Russia Today e alle autorità tedesche. “Quando ci siamo accorti della presenza di quest’uomo, siamo caduti nel panico. Eravamo angosciati, non potevamo credere che un terrorista potesse vivere liberamente in uno stato democratico come quello tedesco”, ha aggiunto la persona informata, che non comprende come un affiliato dell’ISIS possa ricevere un permesso di residenza come rifugiato siriano. L’intera comunità ha inoltre dichiarato di voler lasciare al più presto la Germania, dopo che uno di loro, Charlie Kanoun, ha denunciato l’avvistamento alla polizia locale: “La polizia ha preso molto sul serio la nostra segnalazione, ma temono che la legge non possa fare molto in merito a questa vicenda. E’ necessario, secondo il protocollo, che l’indiziato commetta qualche reato in Germania per poter essere effettivamente allontanato, nonostante in Siria fosse considerato un assassino a piede libero e un affiliato dell’ISIS”.

A questo punto ci si chiede come gli stati europei stiano effettivamente facendo fronte all’emergenza immigrazione, e se i controlli effettuati siano sufficienti a garantire che non oltrepassino i confini chi sfrutta la situazione di necessità per secondi fini.

By Federica Mandara

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