Un sito e una preghiera per fermare le unioni civili

ROMA – Integralisti cattolici, in vista dell’imminente passaggio in Senato della legge sulle unioni civili, hanno organizzato una veglia ininterrotta che durerà dal 5 al 30 gennaio 2016, coordinata attraverso l’apposito sito creato per l’occasione, “Un’Ora di guardia”.

I cattolici più ‘ortodossi’, quelli che finora abbiamo visto sotto le vesti delle “Sentinelle in piedi” e riuniti al Family Day, si sono organizzati per una silenziosa veglia, che dovrebbe servire a fermare il Disegno di legge Cirinnà, che una volta approvato riconoscerà uguali diritti alle coppie omosessuali rispetto a quelle eterosessuali. La legge prevede inoltre un’estensione dei diritti civili fino alla possibilità di adottare il figlio del partner, la cosiddetta “stepchild adoption”, questione fortemente discussa in aula e particolarmente sgradita ai sostenitori della ‘Famiglia tradizionale’.

Dopo una serie di discussioni in Commissione Giustizia, il 26 gennaio il testo arriverà in aula. Fino al 30 gennaio avverrà la discussione sul Disegno di legge, e infine il voto che consegnerà il Ddl alla Camera. Proprio dal 5 al 30 gennaio una ‘fetta’ di cattolici si riunirà in una veglia ininterrotta “scendendo in campo con l’arma più potente a nostra disposizione: la preghiera”, come si legge sul sito “Un’ora di guardia”, appositamente creato. “Ciascuno di noi è chiamato a farsi carico di 60 minuti di lotta affinché, unendo la propria Ora a quella di tanti altri fratelli, giorno e notte ci sia qualcuno che preghi per questa speciale intenzione, 24 ore su 24. […] Nell’ora scelta ci impegniamo a pregare da soli o insieme ad altri, o a casa o in Chiesa, recitando il Rosario, una novena o in qualunque altro modo. Non ci sono limiti nella modalità se non l’impegno ad aprire la nostra ora di guardia con l’invocazione per fermare il DDL sulle cosiddette unioni civili e tenere fede al tempo di 60 minuti”, spiegano ancora sul sito gli organizzatori della veglia. Sito dove è reperibile l’invocazione creata ad hoc e dove compare un calendario attraverso il quale poter prenotare la propria ora di guardia.

L’Italia è indietro in Europa nel riconoscimento dei diritti per le persone LGBT, tuttavia i sostenitori della Famiglia tradizionale si impegneranno in una preghiera che si pronuncia come una sorta di lotta del bene contro il male, una preoccupante manifestazione di ottusità e integralismo religioso.

Camilla Esposito

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