Tweetmob degli studenti contro il MIUR: “#VOGLIAMORISPOSTE”

NAPOLI – E’ previsto per questa stasera, 15 ottobre, il ‘tweetmob’ #VOGLIAMORISPOSTE, una manifestazione sul social network dell’uccellino azzurro ideata e realizzata dall’associazione studentesca Link.
A partire dalle ore 19:00, non un minuto prima, centinaia di studenti e potenzialmente migliaia di partecipanti tweetteranno a @SteGiannini, l’account del Ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini, e al profilo social del Ministero dell’Università e Ricerca, @MiurSocial, il loro grido di protesta al fine di ottenere risposte riguardo l’assegnazione delle borse di studio, in particolare sui nuovi criteri di valutazione che prevedono ulteriori esclusioni nelle graduatorie del concorso per l’assegnazione delle borse di studio universitarie.

Sono cambiati alcuni parametri di valutazione del modello ISEE, come a esempio l’ISPE, ossia l’indicatore della situazione patrimoniale equivalente, che valuta il patrimonio immobiliare come una fonte di reddito diretta. Ciò porterà a un’errata valutazione sulla ‘ricchezza’ delle famiglie, i cui figli saranno esclusi dal concorso di assegnazione della borsa di studio e saranno soggetti ad aumenti nei pagamenti delle tasse universitarie. Queste scelte del Governo hanno già provocato un calo di circa il 30% delle domande di borsa di studio, mentre oltre la metà dei concorrenti, su base nazionale, si vedrà negare questo beneficio. Ma ancor più grave è la situazione nel Sud Italia, dove il Diritto allo studio non è più assicurato da anni, anche a causa dei tagli di Enti e Regioni, e del mancato rifinanziamento dei fondi destinati alla tutela del Diritto allo studio universitario. Previsto dunque anche un aumento del numero di studenti “idonei non beneficiari” rispetto agli anni passati, nonostante le iscrizioni alle università siano calate rispetto agli altri anni.

L’associazione Link chiede ancora, visto che non ha ottenuto risposte il 9 ottobre scorso con una manifestazione al Miur, una soluzione per gli studenti che si sono trovati esclusi dal concorso a causa dei nuovi parametri stabiliti, e quindi afferma la necessità di abolire il criterio di valutazione basato sull’ISPE, e l’innalzamento della soglia massima dell’ISEE all’importo di 23.000 euro. Infine, ma non meno importante, desidera risposte complete e concrete per una class, quella degli studenti, che ancora una volta è costretta a subire dei cambiamenti imposti dall’alto, e che in questo caso nuociono gravemente alla carriera universitaria degli stessi.

Carmela Landino

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