Tutti al sole! La vitamina D evita la depressione

CORVALLIS – Un recentissimo studio realizzato dalla Oregon State University identifica una relazione diretta, nelle giovani donne, tra bassi livelli di vitamina D e la depressione. I dati sono stati confrontati con altre possibili cause come il periodo dell’anno, l’esercizio fisico e il tempo trascorso fuori casa. I risultati, pubblicati sulla rivista Psychiatry Research, hanno mostrato che in ben il 42% della popolazione femminile in stato di depressione, i livelli di vitamina D erano bassi.

La vitamina D è un nutriente essenziale per la salute delle ossa e la funzione muscolare. A differenza di altre vitamine può essere assunta solo parzialmente con la dieta ed è invece prodotta per la maggior parte, l’80% circa, dal nostro organismo per esposizione diretta ai raggi solari.

Per ottenere i risultati della ricerca, gli scienziati hanno reclutato 185 studentesse universitarie di età compresa tra i 18 e i 25, in momenti diversi dell’anno. Livelli di vitamina D sono stati misurati con campioni di sangue, mentre i livelli di depressione sono stati identificati mediante questionari. I risultati hanno mostrato che i livelli di vitamina D dipendono dal periodo dell’anno, con livelli minimi in inverno e massimi in estate. La novità è che i livelli minimi di vitamina D si incrociano significativamente con i picchi di depressione. Ma se c’è un collegamento tra vitamina D e depressione, il problema non sembra essere facilmente risolvibile: “Il supplemento di vitamina D non ha avuto alcun effetto importante sui sintomi depressivi in uno studio che ha indagato 3200 pazienti”, ad affermarlo è stato il Dr. David Kerr, della Oregon State University, che ha concluso: “La depressione ha molteplici cause e se la vitamina D è una parte del quadro, è solo una piccola parte. Gli Integratori di vitamina D non dovrebbero essere considerati come alternative ai trattamenti per la depressione, ma buoni per la salute in generale”.

Per garantirsi un adeguato livello di vitamina D è importante non privarsi a tavola di tutti gli alimenti in cui essa è contenuta, come alimenti di origine animale e i pesci grassi come aringa, sgombro, salmone e sardine, e ancora i cibi ricchi di calcio come latte e derivati, tra cui il Grana Padano. Senza dimenticare, ovviamente, una diretta e salutare esposizione ai raggi solari.

Clemente Cipresso

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