Trasporti in Campania. La nuova linea Gragnano-Castellammare

NAPOLI – Fine settembre scorso è stato presentato alla Regione Campania il progetto relativo a una nuova tratta ferroviaria: la Gragnano-Castellammare di Stabia. Una linea in realtà già esistente, ma chiusa dal lontano 2010 a causa di una bassa domanda di fruitori. La tratta della Rete Ferroviaria Italiana, dismessa 6 anni fa, sarà quindi riconvertita a linea tranviaria, tramutandosi da linea pesante a linea di tipo leggero.

L’idea nasce dalla volontà di ricollegare i binari della ferrovia di Gragnano con quelli di Castellammare, Comuni dell’area metropolitana di Napoli, consentendo agli abitanti della zona, e non solo, una notevole fluidità nei mezzi di trasporto. Cosi facendo infatti, non si uniscono soltanto i due territori, ma ci saranno collegamenti diretti da Napoli, Pompei, Ercolano, fino alla penisola sorrentina, e tutto grazie a questo fondamentale interscambio.

In questa operazione si raddoppieranno i binari da Torre Annunziata a Castellammare, dove prenderà vita una nuova stazione con il nome di Stabia Scavi, al posto della vecchia stazione ferroviaria di Via Nocera. Il progetto nasce dall’idea e dalla firma dell’Ing. Mario D’avino, dell’Ente Autonomo Volturno; con la collaborazione del professore Ing. Claudio Troisi e l’urbanista Domenico Moccia, accompagnati dalla partecipazione di due eccellenti tirocinanti della facoltà di Architettura della Federico II: Vincenzo D’Apuzzo ed Emilia De Gennaro.

Il progetto dovrebbe portare tanti benefici e nuovi posti lavoro, oltre una migliore funzione dei trasporti per tutta la regione Campania, favorendo studenti, lavoratori e pendolari in generale. Al riguardo abbiamo rivolto un paio di domande al tirocinante Vincenzo D’Apuzzo.

I benefici di questa nuova tratta?

«Il progetto in questione prevede la linea tranviaria, un mezzo di trasporto non inquinante. A differenza di quelli attuali: per spostarsi da Gragnano a Castellammre si utilizzano infatti le automobili, che inquinano l’aria. La nuova linea consentirà il deflusso del traffico dal territorio. Ma oltre all’ecosostenibilità è da sottolineare il tema del turismo: Gragnano infatti è la rinomata città della pasta, e potrebbe ottenere un incremento di turisti, diventando ancora di più un punto di riferimento.»

Come valuta la sua esperienza da tirocinante?

«Il tirocinio è stato molto interessante, ho potuto mettere in mostra le mie capacità apprese lungo il percorso universitario, una possibilità importante per fare pratica.».

Stefano Colasurdo

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