Tatuaggi e piercing, una moda pericolosa, che passerà di moda

ROMA – L’Università di Tor Vergata ha effettuato uno studio, tramite questionario anonimo, sui rischi di infezioni causate da tatuaggi e piercing eseguiti in scarse condizioni igieniche e di sicurezza: secondo questa ricerca, il 25% dei liceali sottoposti al questionario ha avuto delle complicazioni infettive dopo averne effettuato uno, e tra i 2.500 studenti con età inferiore ai 18 anni sottoposti al test, solo il 17% aveva un consenso firmato dai genitori, mentre la metà di questi si è dichiarata sicura della sterilità degli strumenti utilizzati. Al riguardo, nonostante i teenager dichiarino per la maggior parte di conoscere i rischi a cui vanno incontro tatuandosi o bucandosi il corpo, i responsabili della ricerca sostengono che solamente il 5% di loro conosca realmente le malattie che possono essere trasmesse attraverso queste piccole operazioni.

Griffare il proprio corpo è una moda, che lo si faccia con tatuaggi o piercing non ha differenza: l’importante per i più giovani è averne almeno uno. Molti ragazzi infatti, soprattutto i minorenni, anche senza il consenso dei genitori si recano di nascosto nei centri: in quelli più professionali non riescono a farsi ‘segnare’ il corpo senza il consenso dei genitori, dunque i ragazzini spesso si rivolgono ai ‘professionisti’ improvvisati, che eseguono il ‘servizio’ con apparecchiature non idonee e in luoghi altrettanto inadeguati. In alcune strutture addirittura si adoperano corde di chitarra e aghi da cucina per eseguire questi lavori.

I rischi non sono di poco conto, perché un tatuaggio o un piercing realizzato con strumenti non sterilizzati, in ambienti non protetti e da personale igienicamente non curato, può causare infezioni gravi come l’AIDS, l’Epatite B e C: il rischio di Epatite C in particolare, con i piercing aumenta del 30% rispetto a chi non ne ha. Si contano anche alcuni casi di Epatite fulminante con decesso dopo due giorni dal contagio. Molto più frequenti sono anche le reazioni indesiderate di tipo tossicologico o allergico, rigonfiamenti e granulomi.

Tatuaggi e piercing sono una tendenza giovanile, alcuni lo fanno per imprimere un ‘significato’ sul proprio corpo, altri per visibilità o per imitazione. Ma data l’enorme diffusione del fenomeno, non è da escludere che un giorno, per distinguersi dalla massa, sarà di moda non avere ‘segni’ sul corpo.

Stefano Colasurdo

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