Sociale. De Luca non mantiene promesse e i cittadini tornano in piazza: “Dove sono i soldi?”

NAPOLI – Martedì 23 febbraio alle ore 10:00 sono scesi nuovamente in piazza, questa volta davanti la sede della Regione Campania di Via Santa Lucia, i “Disoccupati 7 novembre” per la campagna per il reddito minimo garantito, accompagnati dai collettivi studenteschi, precari organizzati e altri attivisti napoletani. Non è stato un corteo vero e proprio, ma hanno organizzato un’assemblea all’esterno del palazzo storico della Regione.
All’esterno della sede del governo campano a guida De Luca, è stata quindi indetta l’assemblea da vari organi politici e studenteschi, con l’obiettivo di discutere sulla gestione delle risorse destinate al sociale in Campania. Le centinaia di persone presenti si sono accomodate in cerchio e chiunque poteva prendere la parola e offrire il suo punto di vista al riguardo, attraverso prenotazione tramite il moderatore.
Alla manifestazione hanno partecipato tantissime persone, tutte in piazza con un’unica finalità: far notare al presidente della Regione Campania che i cortei, le manifestazioni, le assemblee in piazza ci saranno finché i fondi strutturali non saranno spesi per risolvere le problematiche sociali. Poiché la Campania è senza dubbio una regione in emergenza sociale, l’assemblea di martedì mattina ha chiesto di fare un uso appropriato di questo denaro, e per farlo “l’Ente di governo regionale deve iniziare proprio da queste emergenze, e lo deve fare sedendosi al tavolo con i rappresentanti della manifestazione”.

Gli attivisti hanno anche affisso su alcuni pannelli manifesti che chiariscono come questi fondi debbano essere spesi: a favore delle politiche abitative, a sostegno del lavoro, della sanità, dello studio, sui trasporti, sull’acqua pubblica e in ultima analisi, ma non meno importante: per realizzare il reddito minimo garantito. Lo scorso 11 dicembre infatti, l’ultima volta che i vari gruppi e collettivi sono scesi in piazza, avevano ricevuto la promessa di un dialogo con gli esponenti della giunta De Luca. L’incontro avvenne successivamente e si concluse con alcune promesse che tuttavia non sono state mantenute, come ormai è abitudine della politica italiana. Scaduto il termine entro cui realizzare le promesse, la voce del popolo è tornata martedì mattina ancora in piazza.

Stefano Colasurdo

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