Protesta contro BCE. Novità sul piano emergenza

NAPOLI – Ancora non è stata diffusa una nota ufficiale, ma inizia a delinearsi il piano di emergenza traffico per giovedì 02 ottobre, quando la Banca Centrale Europea si riunirà nella Reggia di Capodimonte, a Napoli, e contestualmente un corteo di protesta dei movimenti della Campania contro la BCE muoverà alle ore 09:00 dal piazzale metro dei Colli Aminei.

Le strade chiuse al traffico dovrebbero essere: via Ponti Rossi e via Moiariello, in virtù del loro accesso a Porta Grande del Parco di Capodimonte. Via Miano, con la chiusura della porta del bosco di Miano; e via Bosco di Capodimonte, in virtù dell’accesso del Parco a Porta Piccola. Viale Colli Aminei dovrebbe essere chiusa al traffico dopo il passaggio del corteo che è autorizzato fino alle ore 15:00 e che farà tappa alla rotonda di Capodimonte. La manifestazione Block BCE, risalendo il regresso, troverà all’altezza delle mura del Bosco un cordone di forze dell’ordine a tutela dei ‘potenti’ rinchiusi nella Reggia. I vigili urbani controlleranno gli accessi secondari a Capodimonte, mentre le forze dell’ordine, circa 2000 agenti tra carabinieri e polizia, seguiranno il corteo di protesta. In caso di incidenti, le ‘vie di fuga’ dovrebbero essere il Corso Amedeo di Savoia, con tutti gli ospedali allertati, e il viale Colli Aminei a salire verso la zona ospedaliera.

Per quanto riguarda i servizi pubblici, l’ANM ha deciso che gli autobus non serviranno la zona di Capodimonte e fermeranno nei depositi delle immediate adiacenze. Il Provveditorato agli studi dovrebbe diffondere nella giornata di domani la circolare per la chiusura delle attività scolastiche degli istituti di Capodimonte, anche se già tantissimi genitori hanno preso la decisione di tenere i ragazzini in casa. Molti esercizi commerciali resteranno chiusi per scelta individuale, non avendo ad oggi ricevuto alcuna comunicazione in merito.

La Digos è all’opera già da una settimana, ferie e permessi sospesi. Agenti in borghese alla stazione centrale; l’aeroporto, anche a causa del rischio attentati; intorno ai centri sociali, e nei pressi dei maggiori accessi alla Città per individuare e segnalare l’arrivo di persone ‘note’ appartenenti a movimenti di protesta non campani.

Aggiornamento ore 17:00

Le forze dell’ordine starebbero valutando, per la prima volta in Italia, l’utilizzo di telecamere personali a circuito chiuso, ovvero, in caso di incidenti tra dimostranti e forze dell’ordine, di riprendere i facinorosi direttamente da microcamere in dotazione al vestiario antisommossa.

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