Napoli. Sciopero del “No” sociale al Referendum: “Il 20 occupiamo una piazza. Il 21 la città”

NAPOLI – A distanza di pochi giorni dalla conclusione dell’assemblea di confronto tenutasi mercoledi 5 ottobre a Palazzo Giusso, prosegue la “Campagna per il No sociale” al prossimo Referendum.

Durante l’assemblea sono stati discussi temi importanti, fissandoli in un’agenda programmatica. Abbiamo chiesto nuovamente a Giovanni Pagano, uno dei promotori, di aggiornarci al riguardo e sulle iniziative indette per la giornata di sciopero del 21 ottobre.

Qual è stata l’affluenza all’assemblea?

«All’assemblea si sono presentate circa una cinquantina di persone, a livello partecipativo ci possiamo ritenere abbastanza soddisfatti poichè vi erano un po’ tutte le sigle del sindacalismo conflittuale di base, di cui ho accennato nella precedente intervista, e in più hanno partecipato tutte le realtà di movimento napoletano quali a esempio i centri sociali, i collettivi e altri ancora.»

Cosa si è deciso?

«Dopo aver ricalcato la necessità di costruire una giornata di blocco e di sciopero della durata di 24h che contenga anche il tema del Referendum, abbiamo scelto di partire la sera del 20 ottobre, occupando una piazza del centro di Napoli, per trasformarla nella piazza centrale del No sociale al referendum. In seguito ci sposteremo da lì per promuovere iniziative che parleranno a tutti i lavoratori attualmente non sindacalizzati: in particolare ai giovani impiegati nella ristorazione e nel turismo nel centro storico della città, che si sta espandendo negli ultimi anni. Abbiamo poi definito che si proverà a mettere in campo un’iniziativa di blocco della logistica assieme ai sindacati che si occupano proprio di questo settore. Assieme a noi si è poi accostata la proposta di alcuni studenti di organizzare un corteo per il 21 e poi anche movimenti di disoccupati e altre piccole realtà lanceranno dei blocchi. L’obbiettivo finale è paralizzare i flussi di comunicazione assieme allo sciopero dei trasporti di USB.»

E’ ciò che volevate?

«Sì in definitiva ci possiamo ritenere soddisfatti per il risultato ottenuto»

Daniele Amelino

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