Musica. Per Shara il “Vento del Sud”

NAPOLI – Sabato 7 maggio alle ore 17:30, a Napoli presso la libreria “Mooks” Mondadori di Piazza Vanvitelli, Sarah Ancarola ha presentato “Vento del Sud”, il suo ultimo lavoro discografico (In alto il videoclip ufficiale). Shara, nome d’arte della cantante partenopea che ha iniziato il suo viaggio nel mondo della musica all’età di soli 12 anni, incidendo un disco natalizio, ha parlato del suo album con Katia Manna, speaker di Radio Punto Nuovo e moderatrice dell’incontro. Per l’occasione abbiamo rivolto le nostre domande all’artista.

Shara, il suo ultimo lavoro musicale?

«E’ un lavoro che vede la luce dopo molti anni di impegno, infatti questo è un album che nasce dopo un percorso di realizzazione durato ben 2 anni, e che racchiude brani che sono stati concepiti già a partire dal 2011, durante la prima edizione del “Terronian Festival”.»

Il “Terronian Festival”?

«Sì, la manifestazione, dal titolo irriverente e autoironico, nella quale si uniscono le passioni, le pulsioni, i sogni e gli slanci creativi di tutti gli artisti che partecipano, e che hanno la volontà di cantare sul palco del Palapartenope le visioni, negative e positive, che il Mezzogiorno d’Italia sa offrire.»

Il suo lavoro descrive alla perfezione la sua terra, e la sua voce limpida ne rispecchia la bellezza. E’ a questo tipo di impegno che si riferisce quando, parlando di “Eccellenza del Sud”, auspica di dar voce al Mezzogiorno d’Italia?

«Sì, esattamente. E’ molto importante, a mio avviso, dare visibilità alle nostre eccellenze e dare un’identità alla nostra terra. Soprattutto però è importante dimostrare l’indipendenza del Sud, che ha le sue buone capacità grazie al patrimonio artistico e culturale che custodisce, e che vanno preservate nonostante ci siano delle falle a livello amministrativo che non ne permettono il decollo.»

Al riguardo, qual è l’arma più forte dell’artista?

«L’arma più forte di un artista è sicuramente la sua originalità: conservare la sua identità è un’impresa difficile quanto imprescindibile per qualcuno che vuole comunicare un messaggio attraverso il suo lavoro.»

C’è un target di pubblico al quale si rivolge?

«Spero che la mia musica possa arrivare a chiunque, ovviamente però credo che in una realtà come questa sia molto importante riuscire a far arrivare il messaggio che voglio trasmettere anche ai giovani, i quali sono la forza di noi artisti, poiché spesso ci considerano dei veri e propri modelli di riferimento. A mio avviso tuttavia c’è bisogno di ‘educare’ gli animi all’ascolto della musica e del messaggio che attraverso di essa si vuole comunicare, anche perché viviamo in una società che non ci abitua alla riflessione, e che dunque è ‘schiava’ di un sistema che propina una versione edulcorata della realtà. Nonostante ciò non mi perdo d’animo: la libertà è un’opportunità che non va negata a nessuno, per questo vado, e andiamo avanti.»

Carmela Landino

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