Mimmo Falco: “Ci hanno tolto l’identità di popolo. Siamo diventati numeri”
NAPOLI – Questa mattina, presso la Scuola della Pace di Via Speranzella 81, si è tenuta l’assemblea indetta da Azione Meridionale per interrogarsi sulla possibile creazione di un partito del Sud.
“Non saremo i servi di nessuno, di coloro i quali vengono da altre parti d’Italia e vorrebbero determinare con il loro atteggiamento presuntuoso e arrogante la loro presenza qui nel Mezzogiorno, per raggruppare qualche votarello per far pesare in campo nazionale. Questo non lo ammetteremo. Non saremo complici ancora una volta di un massacro del Mezzogiorno”, così Mimmo Falco, del movimento Azione Meridionale, ha indirettamente risposto al movimento leghista Noi con Salvini, che Matteo Salvini il 19 gennaio 2015 ha presentato all’Hotel Ramada di via Ferraris.
Il movimento d’opinione Azione Meridionale, a cui il presidente del Movimento Unitario Giornalisti Campania, Mimmo Falco, ha dato vita nel 2011, ha tenuto oggi un’assemblea aperta ai cittadini, con la partecipazione di alcuni volti noti nell’ambito del giornalismo campano, quali Giammarino Gino, Pietro Golia, Giuseppe De Silva e Alessandro Sansoni, per discutere di una possibile creazione di un partito del Sud, la cui necessità era stata già sottolineata dall’illustre economista Paolo Savona, il quale a settembre scorso, sul quotidiano Il Mattino, aveva appunto indicato il bisogno della nascita di un partito “meridionale e meridionalista, non indipendentista, che rivendichi con forza il rispetto dei principi di libertà e di equità del contratto sociale che ci lega all’Italia e all’Europa”.
Energico l’intervento del Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e Presidente dell’associazione Modavi Federazione Provinciale Onlus, Alessandro Sansoni, che ha affermato: “Il Mezzogiorno è scomparso dall’agenda politica dell’Italia da 20 anni perché si è spostato l’asset strategico di questo Paese e tutto questo ha dei risvolti importanti sulla vita di tutti noi: c’è uno spostamento negli ultimi venni anni di risorse pubbliche dal Sud al Nord, […] parliamo di decine di punti percentuali dell’intero bilancio pubblico, che sono stati spostati al Nord, come dimostrano le statistiche dello SVIMEZ e dell’ISTAT stesso e, in generale, i bilanci del governo italiano. […] Evidentemente negli ultimi venti anni alle classi politiche, dirigenti ed economiche, e agli uomini di cultura del Mezzogiorno è mancata la capacità di elevare la voce del Sud per riequilibrare degli assetti che si andavano sempre più modificando. […] Sud, svegliati, alza la testa, non andare dietro i pifferai magici […]. Il Sud siamo noi e dobbiamo esserne consapevoli!”.
By Miriam Lanzetta