Donazione di sangue: meglio differenziare

CASERTA – Donazione personalizzata, paziente abituale e periodico, infine donazione multicomponent: sono questi gli scenari futuri della donazione di sangue. Ad illustrarceli il Dr. Saverio Misso, Responsabile SC Servizio Trasfusionale ASL Caserta: «Spesso ritroviamo sacche di sangue che sono in surplus rispetto al fabbisogno. Dobbiamo migliorare la donazione, non c’è dubbio. Migliorare significa rendere consapevoli le persone del proprio gesto. In pratica dobbiamo meglio differenziare le nostre raccolte. Quest’anno ad esempio abbiamo incentivato la donazione di plasma. Se una persona di profilo AB dona plasma piuttosto che sangue intero, ottimizziamo le risorse, facciamo un bene alla società e soprattutto il donatore si sente ancora più gratificato per aver contribuito ad una richiesta così specifica. Stesso discorso vale per le donne. Se una donna in età fertile ha un basso valore di emoglobina non può donare sangue intero, ma può donare certamente plasma. Altri casi possono essere la donazione delle sole piastrine oppure del plasma più piastrine eccetera».

Un’altra questione, molto attuale tra gli addetti ai lavori, sembra essere la ricerca di una certa ‘periodicità’ del donatore, una sorta di reciproca fiducia. «I donatori del futuro dovranno essere abituali e periodici» continua il Dr. Misso «perché il donatore periodico è molto più controllato dal punto di vista medico, sta bene e in un certo senso è molto più attento alla salute».

L’ultima novità, in ordine di tempo, è rappresentata dalla cosiddetta donazione multicomponent. Attraverso questo particolare tipo di donazione si possono ottenere diverse combinazioni di raccolta. L’innovazione tecnologica quindi va in sostegno del management sanitario. Perché tutto questo significa non solo un miglioramento organizzativo, ma anche un ritorno economico. ‘Differenziare’ i componenti del sangue, nel momento stesso della raccolta, significa avere disponibili in maniera pressoché immediata i vari costituenti del sangue, evitando di chiederlo altrove con un prevedibile aumento delle spese. Un occhio attento ai costi quindi, ma senza dimenticare i veri protagonisti della donazione, coloro che con grande spirito di solidarietà forniscono un aiuto concreto a chi ha urgente bisogno di cure.

Le persone che vogliono donare sangue possono rivolgersi con fiducia a tutte i punti AVIS presenti sul territorio, che sono specializzate nella raccolta, nella consulenza e forniscono personale dedicato.

Clemente Cipresso

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