Salute. Nanoparticelle magnetiche per dissolvere coaguli di sangue

SAN PIETROBURGO – E’ di poche ore fa la pubblicazione di un nuovo studio, condotto dai ricercatori della ITMO, University and Mariinsky Hospital di San Pietroburgo, in Russia, sulla prestigiosa rivista Scientific Reports che descrive come le nanoparticelle magnetiche possano offrire una soluzione efficace per sciogliere coaguli in modo sicuro e mirato.

I coaguli di sangue sono una delle principali cause di morte nel mondo. L’obiettivo principale della medicina di emergenza è quello di dissolvere il coagulo  e ripristinare il flusso di sangue nel vaso interessato in maniera più rapida e sicura possibile. Quando si verifica un coagulo di sangue o una trombosi, il flusso di sangue si blocca all’interno del vaso sanguigno, ciò riduce l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive essenziali. Se il coagulo non viene rimosso entro poche ore, il tessuto è destinato a morire. Tuttavia, anche se il coagulo viene sciolto rapidamente, vi è il rischio di effetti collaterali: gli attuali farmaci in commercio infatti, a base di enzimi, vanno ad agire sull’intero sistema di circolazione, non solo sul coagulo. I ricercatori di questo studio hanno dimostrato invece che non solo è possibile impiegare farmaci più efficaci nella dissoluzione del coagulo, ma anche ridurre il dosaggio del farmaco ed evitare in tal modo i numerosi effetti collaterali.

I farmaci attualmente disponibili contengono enzimi che attaccano il coagulo, una volta iniettati nel corpo, ma riducono rapidamente la loro efficacia a causa del processo di degradazione che avviene nell’organismo. Per ovviare a questo processo, i nuovi farmaci sono somministrati in dosi knock-out, cioè in interruzione anticipata, nella speranza che una parte di essi raggiunga la zona del coagulo prima di perdere il loro effetto.

“Finora è stato come utilizzare una mazza per rompere una noce.”, ha sostenuto il co-autore dello studio Ivan Dudanov, che dirige il Centro Regionale Cardiovascolare Mariinsky hospital, “Anche per sciogliere un piccolo coagulo di sangue che ostruisce un vaso che è largo solo 1-2 millimetri, il farmaco colpisce l’intera rete di vasi sanguigni. Al fine di cambiare la situazione, abbiamo deciso di sviluppare un metodo di somministrazione di farmaci mirati che ci permetterebbe di ridurre notevolmente il dosaggio e garantire che l’intero effetto terapeutico sia focalizzata sul coagulo”. Il materiale utilizzato per questo obiettivo è un composto che unisce frammenti di magnetite porosa con le molecole di urochinasi, enzima frequentemente usato in medicina come agente trombolitico. Il materiale può essere utilizzato in due modi: come rivestimento per la coagulo-dissoluzione per i vasi sanguigni artificiali, o come soluzione iniettabile di particelle di dimensioni nanometriche. Una caratteristica importante del nuovo materiale è che protegge l’enzima responsabile della dissoluzione del coagulo dall’attacco del sangue. La maggior parte delle altre soluzioni in commercio invece sono basate su un lento rilascio, che alla fine perde la sua efficacia. In questo studio i ricercatori mostrano come il loro materiale agisce in maniera diversa: l’enzima responsabile della dissoluzione del coagulo non scivola fuori dai vasi e conserva la sua potenza per un periodo molto più lungo. Al riguardo, il primo autore dello studio, il Dott. Andrey Drozdov, ricercatore di materiali avanzati e tecnologie al ITMO University, ha detto: “La velocità con cui il nuovo farmaco è in grado di sciogliere il coagulo supera gli enzimi di circa 4.000 volte.”.

Clemente Cipresso

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