Guerra contro Salvini in Sicilia

PALERMO – La campagna elettorale di Matteo Salvini non accenna a rallentare, nonostante gli insuccessi. Manifestazioni e lanci di uova hanno accolto il leader della Lega Nord a Villabate, in provincia di Palermo. Il comizio elettorale, organizzato per la sponsorizzazione del movimento Noi con Salvini e il sostegno alla candidatura di Paolo Corrao come Sindaco, è stato accompagnato da più di cinquanta manifestanti indignati, che hanno contestato con lancio di uova e pomodori il capo del “carroccio”.

Salvini come Renzi, basta passerelle e chiacchiere!, questo è lo slogan che i manifestati hanno affisso sotto il palco allestito per il comizio, insieme a svolazzanti striscioni e bandiere che difendevano l’orgoglio meridionale. E poi tanti cori, le urla: “Noi non dimentichiamo gli insulti al Sud”. Ma i manifestati di Villabate non sono stati gli unici a essersi rifiutati di riporre nel dimenticatoio le offese di Salvini mosse contro il Mezzogiorno: a Marsala, a Gela, all’unanimità la folla ha manifestato il proprio dissenso e non sono bastate le scuse ufficiali del movimento di indipendenza padano per evitare una pioggia di insulti. In largo Zerrilli infatti, a Marsala, dove avrebbe dovuto tenersi un comizio per sponsorizzare la candidatura a sindaco della città di Vito Armato, Salvini è stato scortato dalla polizia antisommossa per garantirgli lo svolgimento del comizio: in piazza c’erano più di trecento persone incavolate, con fischietti e orecchie d’asino. Stessa sorte gli è toccata a Gela, dove la platea di sostenitori che avrebbe dovuto accoglierlo è stata sommersa dai cori dei No MUOS: “Meglio una vita da clandestini che un giorno da Salvini”, ritardando l’inizio della manifestazione.

Era impensabile d’altronde un’accoglienza differente, dopo le contestazioni ricevute in terra siciliana l’8 febbraio scorso, fuori l’Hotel delle Palme a Palermo, dove Salvini avrebbe dovuto incontrare i suoi sostenitori siciliani. Oggi come all’ora, le scuse non sono bastate a evitare l’ennesimo bagno di insulti e lancio di ortaggi. Dunque sorge un dubbio: quella di Salvini è solo provocazione o ci ha preso gusto?

By Federica Mandara

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