TEL AVIV – In un articolo intitolato ”Israele deve cambiare la sua strategia”, il quotidiano israeliano Haaretz ritiene che Israele debba dotare il principale rivale dell’Iran, l’Arabia Saudita, dell’arma nucleare, con lo scopo di impedire all’Iran di divenire una potenza nucleare. Secondo Haaretz: ”Se l’Iran viola i principi degli accordi nucleari, che sono in corso di svolgimento con le grandi potenze, e si doterà dell’arma nucleare, Israele dovrà avvertire l’Iran che non smetterà mai di intralciarla e che non permetterà mai che l’Iran goda del monopolio nucleare nel Golfo Persico”.

Il quotidiano Israeliano continua affermando che questa eventualità fa certamente paura a Israele, la quale teme che l’Iran possa presto acquisire l’arma nucleare e che da ciò possa derivare una corsa agli armamenti da parte di Egitto, Turchia e Arabia Saudita, con lo scopo di riequilibrare le loro influenze nella regione. La corsa agli armamenti rappresenta un incubo per gli strateghi di Tel Aviv, e di Washington, ma il miglior modo per dissuadere l’Iran dal fabbricare l’arma atomica, secondo il quotidiano Israeliano, consiste non nel colpire direttamente i suoi siti nucleari, ma di brandire il pericolo di una diffusione nucleare nella regione, ipotesi altamente destabilizzante per gli equilibri e gli interessi di tutti i Paesi confinanti con l’Iran, nonché per i rapporti con l’occidente.

Infine Haaretz consiglia ai responsabili Israeliani di agire ”come membri e osservatori del Comitato per il trattato di prevenzione contro la propagazione delle armi nucleari”, e di ribadire ai ministri Iraniani che Israele non lascerà mai all’Iran il monopolio nucleare, ma che all’opposto faciliterà all’Arabia Saudita l’accesso alla stessa posizione che brama oramai da tempo. In questo mondo, i vertici di Teheran, secondo gli analisti Israeliani, dovrebbero essere costretti a confrontarsi con una nuova realtà: la dotazione atomica dell’Arabia Saudita, il loro nemico.

Infine, una ferrea propaganda antinucleare potrebbe attivarsi in qualsiasi momento per stroncare, sul nascere, ogni imminente campagna pro-nucleare, prevenendo in tal modo il sostegno, nella regione iraniana, al progetto di nuclearizzazione economica della Nazione.