Madonna dell’Arco. Fede e spettacolo per l’incendio al Campanile

SANT’ANASTASIA – Sabato 10 settembre a Madonna dell’arco si è rinnovata la tradizione annuale dell’incendio al Campanile, per festeggiare il 142° anniversario dell’incoronazione della Vergine Maria e che simula, grazie all’utilizzo di luci e fuochi d’artificio, un incendio al campanile del Santuario. Lo spettacolo è stato preceduto dal solenne ciclo di preghiere, iniziate alle ore 9:30.

Dopo ben 142 anni di celebrazioni, la festa dell’incendio al Campanile del Santuario di Madonna dell’Arco, che quest’anno è porta giubilare in occasione del Giubileo della Misericordia, è ancora un evento molto atteso dai fedeli e da tutti gli abitanti di Sant’Anastasia e dei vicini Comuni, che ogni anno, in occasione della festa, si riversano nelle strade della piccola frazione anastasiana per assistere allo spettacolo pirotecnico, che originariamente si festeggiava di domenica.

Storicamente la festa risale all’8 settembre del lontano 1874, quando l’immagine della Madonna dell’Arco fu solennemente incoronata da S.E. mons. Tommaso Passaro, domenicano e vescovo della città di Troia. Come da tradizione, in pieno stile da festa popolare, nella gremita piazza di Madonna dell’Arco sono stati allestiti stand e bancarelle di ogni tipo, con venditori di dolciumi, giocattoli e giochi di abilità di vario genere che hanno intrattenuto il pubblico sino all’inizio dello spettacolo pirotecnico.

Con eccezionale puntualità, l’incendio al Campanile ha avuto inizio alle ore 22:00, deliziando gli astanti con giochi pirotecnici di grande effetto, accompagnati per il secondo anno consecutivo dalle note di brani tratti da compositori e interpreti della musica classica, dando cosi vita a uno spettacolo dai più definito “piromusicale”.

Come ogni anno i fuochi sono stati posizionati sia nel campanile che lungo la facciata della chiesa. Un imponente gioco di luci e fuochi ha dato quindi ‘forma’ all’incendio. Lo spettacolo è durato circa 30 minuti. Finiti i fuochi e i conseguenti sentiti applausi, la folla si è lentamente dispersa.

Daniele Amelino

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