Eurogruppo senza accordo: tutti fiduciosi, ma il piano di Atene non basta

BRUXELLES – La proposta greca, discussa all’Eurogruppo di oggi, aggiornata con nuovi dettagli, è stata accettata dalle istituzioni finanziarie europee rappresentate da Juncker, Lagarde e Draghi come base di lavoro, ma ciò non è bastato a trovare un accordo.

Un nuovo Eurogruppo dovrebbe essere convocato per sabato mattina, lo si apprende da fonti UE. Ora le istituzioni, ex Troika, torneranno a valutare le nuove proposte greche, arrivate troppo tardi per essere esaminate a fondo oggi, e passeranno dunque il testimone a un successivo Euro Working Group e quindi all’Eurogruppo sabato. Al riguardo, il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha così commentato: “L’Eurogruppo ha deciso di continuare le sue deliberazioni, guardare di nuovo alle proposte e lavorare per trovare una soluzione. Oggi ci sono state molte discussioni basate sul confronto tra la proposta greca e quella delle istituzioni, che alcuni colleghi hanno criticato”.

Nonostante l’Eurogruppo si sia chiuso senza un accordo, il premier greco Alexis Tsipras, in attesa dell’inizio del vertice dell’Unione Europea resta ottimista: “Dopo la proposta omnicomprensiva della Grecia, sono fiducioso che raggiungeremo un compromesso che aiuterà l’eurozona e la Grecia a superare la crisi. La nostra proposta è una buona base e la storia europea è piena di disaccordi, negoziati e poi di compromessi”.

Il presidente francese, Francois Hollande, al suo arrivo al vertice UE ha dichiarato che “L’accordo è possibile e necessario, bisogna saper chiudere un negoziato, quando è in gioco l’avvenire della Grecia e anche dell’Eurozona”. Insomma, anche senza troppa convinzione i maggiori leader europei sembrano essere fiduciosi sul buon esito delle trattative.

Unica voce fuori dal coro è stata quella cancelliera tedesca Angela Merkel: “Il Consiglio europeo non s’immischierà della questione Grecia, ma starà ai ministri delle Finanze trovare una soluzione in seno all’Eurogruppo”, sottolineando dunque che Atene su alcuni punti ha fatto passi indietro.

By Giuseppe D’Anna

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