Egitto. Campagna fotografica contro il traffico delle donne

CAIRO – L’Egitto ha lanciato una campagna contro il traffico di donne, per prevenire ogni forma di abuso nei confronti delle ragazze egiziane. Attraverso le foto, scattate dal professionista Ahmed Fouda, l’iniziativa mostra varie di forme di sfruttamento e traffico di donne in Egitto, divenute merce di transazione nel Paese.

La campagna, inserita nel progetto internazionale “16 days of activism”, è stata organizzata dal CEWLA, il Centro di Assistenza Legale per Donne Egiziane, un’organizzazione non governativa impegnata nella lotta contro i crimini sulle donne nel Paese. Nelle foto sono riportate immagini che evocano i vari tipi di abusi ai danni delle donne, come le molestie sessuali subite dalle cameriere che patiscono le spiacevoli e invadenti attenzioni dei loro datori di lavoro maschi. In questi casi le donne non denunciano per paura di perdere la loro unica entrata economica. Altri casi molto frequenti sono quelli di donne abusate dai loro stessi mariti, non solo perché obbligate alla consumazione del rapporto coniugale, ma perché vengono vendute dai loro uomini e costrette alla prostituzione.

Il fotografo Fouda ha dichiarato di aver tratto ispirazione dalle storie che ha avuto modo di sentire frequentando il CEWLA al Cairo, traendo spunto, in particolar modo, dalla storia di una ragazza che prima di compiere 18 anni era già stata sposata tre volte: il prezzo della dote variava in base alle possibilità economiche del marito e dalla durata, già prefissata, del matrimonio. “La ragazza non era sposata – ha detto Fouda – ma venduta!”. Da qui l’idea di diffondere queste storie attraverso le fotografie e la campagna lanciata dal Centro. “Vogliamo dire alle persone – ha detto un portavoce del CEWLA – che ci sono altri tipi di traffico umano, oltre quelli più conosciuti e pubblicamente combattuti”.

Il tipo di trattamento a cui sono sottoposte queste donne in Egitto rientra pienamente nel concetto di traffico umano, sebbene non sia riconosciuto pubblicamente come tale. In molte zone rurali del Paese, le ragazze sono vendute con il pretesto del matrimonio e il loro prezzo varia in base al loro aspetto fisico. Non sono realtà sconosciute in Egitto, ma la loro esistenza viene taciuta e ignorata. L’intento della campagna promossa dal CEWLA è proprio quello di riportare alla luce la disumanità di certe condizioni e di combatterla perché il matrimonio di ogni ragazza egiziana sia il giorno in cui si è unita a un uomo per amore, non il momento in cui è stata venduta con tanto di cartellino.

By Margherita Sarno

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