Accuse di stupro. Victim blaming di Grillo

GENOVA – Lunedì 19 aprile, Beppe Grillo, una delle persone più influenti del nostro paese, garante del partito politico che da anni governa l’Italia, pubblica sui social un video scagliandosi in difesa del figlio e dei suoi amici, tutti accusati di stupro nei confronti di una ragazza. Il canovaccio è sempre lo stesso, spesso usato per i messaggi politici: scelta l’inquadratura fa il suo ingresso in scena, poi urla, sbatte le mani sul tavolo ed esprime i suoi personali concetti. E’ un padre che difende il figlio, ma anche un politico che prepara una sorta di difesa, che mette le mani avanti impacchettando un prodotto per i suoi sostenitori, che spesso gli vanno dietro senza pensare. Particolarmente grave è il “victim blaming” di Beppe Grillo, cioè la colpevolizzazione della vittima, che secondo Grillo non avrebbe denunciato prontamente l’accaduto, che scatena proteste e polemiche nel mondo politico e sui social. Al riguardo si segnala una delle tante testimonianze postate in risposta al video: Eva, una ragazza di 29 anni, vittima di abusi per un anno, racconta di come il giorno dopo le violenze lei sia andata normalmente a scuola. Eva ha anche scritto di non aver mai sporto denuncia, a riprova del fatto che molto spesso le vittime non riescono a rivivere quel trauma, nemmeno per tentare di spiegarlo a chi potrebbe giudicare l’accaduto. Un pensiero ricorrente, che porta tantissime vittime a non ottenere giustizia, sebbene questa non possa restituire alle vittime ciò di cui sono state private.

I fatti: la notte fra il 15 e il 16 luglio 2019, dopo una serata trascorsa in un famoso locale notturno della Sardegna, Ciro Grillo, figlio del garante del M5S, e i suoi amici rincasano all’alba nella villa del comico genovese. Con loro ci sono due ragazze. Una di loro ha accusato Ciro Grillo e i suoi amici di averla stuprata, costretta a ripetute violenze e a bere mezza bottiglia di vodka, secondo l’accusa un gesto funzionale all’obiettivo dei quattro. Ci sarebbe un video registrato da uno dei presenti. L’amica dormiva, ma alcuni media parlano di abusi anche ai danni di quest’ultima. In questo caso ci sarebbero prove fotografiche

Giorgio De Martino
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