WWF e Marina Militare Italiana, insieme per tutelare il Mare Mediterraneo

CATANIA – La Palinuro, nave scuola della Marina Militare Italiana, arriva oggi a Catania per promuovere la nuova campagna di sensibilizzazione del WWF, denominata “Mediterraneo”, in collaborazione con la Marina Militare Italiana per tutelare la biodiversità del Canale di Sicilia.

La nave Palinuro, partita il 16 giugno scorso da Venezia, dopo la tappa di Ortona in Abruzzo, oggi e domani farà tappa a Catania dove verranno allestiti stand con materiali informativi sulle attività del WWF. Per questa occasione è stato organizzato dagli attivisti un ‘selfie’, una foto da scattare ai visitatori vicino alla sagoma di una balenottera comune del Mare Mediterraneo, immagine da inviare poi ai propri colleghi di lavoro, amici o parenti condividendola sui social con l’hashtag #MyBlueMed.

Dopo Catania, la nave raggiungerà Livorno e infine Montecarlo. L’obiettivo principale di questo tour è quello di sensibilizzare, tutelare e far conoscere il Mare Mediterraneo, ambiente marino che ospita specie viventi importanti, purtroppo alcune anche a rischio estinzione. Infatti due dei temi affrontati nella tappa di Catania saranno la tutela della tartaruga caretta caretta e del Santuario di Pelagos: la caretta caretta è una tartaruga marina, una delle specie più preziose del Mediterraneo, una specie che ogni anno nei periodi estivi nidifica circa 30-40 volte sulle spiagge della Sicilia e della Calabria.

Le specie più importanti di tartarughe marine sono 7, purtroppo tutte considerate a rischio estinzione a causa dell’impatto con le attività umane: ogni anno più di 130.000 tartarughe restano intrappolate o catturate accidentalmente negli attrezzi da pesca; di queste, oltre 40.000 non sopravvivono. A tutto ciò si aggiungono i nidi delle tartarughe distrutti a causa di mezzi meccanici; le specie che ingoiano sacchetti di plastica scambiandole per meduse; e i piccoli di tartaruga che finiscono sulle strade, disorientati dalle luci delle coste sempre più urbanizzate. Una carneficina che si realizza ogni anno nel totale disinteresse delle Istituzioni.

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Altro tema importante riguarda il Santuario di Pelagos, una zona marina di 87.500 km² che nasce da un accordo tra Italia, il Principato di Monaco e la Francia per la protezione dei mammiferi marini, l’intenzione è rendere l’area di Pelagos una zona sicura e protetta, un vero e proprio habitat naturale per le specie animali a rischio come le balenottere comuni, i capodogli e le stenelle.

Insieme ad altre 16 associazioni, il WWF ha lanciato un appello lo scorso marzo chiedendo di consolidare la collaborazione tra gli Stati firmatari: Italia, Francia e Principato di Monaco, affinché Pelagos diventi un esempio internazionale di conservazione di biodiversità marina. Un impegno importante dunque, che con la giusta perseveranza potrebbe salvaguardare la biodiversità del Mare Mediterraneo, attualmente minacciata dalla superficialità e dall’egoismo umano.

Iulia Nicoleta Dana

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