Trend negativo per il vaccino antinfluenzale

BRUXELLES – Il Centro Europeo di Controllo delle malattie ha annunciato che la stagione influenzale è appena iniziata, come dimostrano anche i primi accertamenti che rivelano come già il 10% di campioni analizzati sia infetto. Il periodo di massima allerta per il virus influenzale in Italia è già scattato durante la settimana tra il 22 e il 28 dicembre, soprattutto grazie alle basse temperature che hanno caratterizzato le festività natalizie.

Nonostante le continue campagne informative e l’effettivo gelo, che renderebbe più vulnerabili le persone a contrarre il virus influenzale, gli italiani che si rivolgono ad un medico per una copertura vaccinale sono sempre meno. Il vaccino, come consiglia Carlo Signorelli, Presidente della Società Italiana di Igiene e Malattia preventiva, “andrebbe somministrato entro il 15 dicembre. Se le vaccinazioni dovessero arrestarsi ulteriormente, come alcune agenzie hanno già registrato, si arriverebbe ad una cifra di vaccinati pari al 40%, che comporterebbe circa il 20% di somministrazioni in meno rispetto all’anno precedente, per una perdita totale di circa due milioni di vaccini”.

Nonostante il Ministero assicuri che quest’anno il vaccino antinfluenzale avrà un più vasto raggio d’azione, garantendo una copertura sul ceppo A/California2009, quello di origine suina; A/Texas/2012; B/Massachusssts/2012 e B/Brisbane/2008, allineandosi cosi alle normative varate dall’Organizzazione della Sanità Mondiale, solo nel capoluogo lombardo le vaccinazioni sarebbero a quota 168mila, 21mila in meno rispetto allo scorso anno. Il trend negativo non caratterizza però solo il vaccino antinfluenzale, i dati infatti sono negativi anche per quanto riguarda le vaccinazioni pediatriche: alla base della non vaccinazione, assicurano gli esperti, c’è la paura delle reazioni avverse, discordanza tra indicazioni e consigli medici e scarsissima informazione.

Secondo i dati raccolti dal progetto Valore a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, la soluzione sarebbe quella di aumentare gli strumenti di interazione tra operatori sanitari e famiglie, sempre più disinformate, con la creazione di piattaforme interattive grazie alla quale poter scambiare pareri e commenti. Tuttavia la strada per una corretta informazione e una giusta prevenzione è ancora lunga. Le stime globali riportano che nei Paesi più poveri del mondo il budget destinato alle vaccinazioni influenzali è ancora meno di un dollaro.

By Federica Mandara

Leave a comment