Terrorismo in Sinai: Egitto in stato di guerra

CAIRO – Dopo la serie di attacchi terroristici avuti luogo nel Nord del Sinai, rivendicati dalla Walaya Sinai, un gruppo militante affiliato dell’ISIS, il Primo Ministro Egiziano, Ibrahim Mehlab, ha dichiarato che L’Egitto è ufficialmente in stato di guerra.

La Walaya Sinai ha confermato dunque la propria responsabilità negli attacchi di Sheikh Zoweid, Al Arish e Rafah, nei territori del Sinai, condotti ininterrottamente per sei ore nella giornata di oggi. L’organizzazione riferisce di aver assaltato 15 posti di blocco militari egiziani con armi leggere, pesanti e lancia granate. Inoltre il gruppo militante ha annunciato l’esecuzione di tre operazioni di martirio tra Arish e Sheikh Zoweid.

Fonti della Sicurezza Nazionale hanno reso noto, secondo quanto dichiarato dalla testata egiziana Mada Masr, che i percorsi che conducono alle zone in questione sono stati disseminati di esplosivi per evitare che i rinforzi potessero raggiungere le Forze Militari Egiziane. I militanti della Walaya Sinai hanno inoltre invaso le case dei civili e sono stati visti utilizzarne i tetti per sparare con i loro lancia granate, causando l’uccisione di 30 soldati e il ferimento di almeno una dozzina di altri militari. Tali dati sono stati forniti da una radio di stato questa mattina, citando fonti governative ufficiali. Il bilancio dei morti e dei feriti tende comunque a salire con il passare delle ore e con l’aumento delle informazioni raccolte dai media egiziani, lasciando pensare che al termine del macabro conteggio si possa arrivare anche a un totale di 60 uccisioni tra le schiere militari egiziane.

Dall’altra parte del fronte, le forze armate egiziane hanno confermato lo smantellamento delle sedi terroristiche nel Nord del Sinai e l’uccisione di 35 militanti della Walaya. Tuttavia sono ancora in corso esplosioni nel territorio di Sheikh Zuweid, dove un aereo da combattimento F16 segue le tracce delle milizie terroriste.

Dalla deposizione dell’ex Presidente Mohammed Morsi nel 2013, il Nord del Sinai è stato vittima di numerosi attacchi, l’ultimo martedì scorso, con l’uccisione di due bambini avvenuta a causa di un missile lanciato dai militanti e diretto sulla casa dei piccoli.

By Margherita Sarno

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