Sociale. CISL sulle nuove strategie di inclusione attiva

NAPOLI – Martedì 21 novembre, dalle ore 9:00 alle 14:30 presso la Camera di commercio di Napoli, si è svolto il seminario di approfondimento “Dal SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva) al REI (Reddito di Inclusione)”, promosso dal sindacato CISL Campania. L’incontro, presentato da Melicia Comberiati, la coordinatrice del protocollo welfare; e introdotto da Doriana Buonavita, segretaria generale CISL Campania, ha visto la partecipazione di tutti gli ambiti territoriali della Campania e l’intervento di Lorenzo Lusignoli, del Dipartimento Politiche sociali CISL nazionale; di Liliana Leone, direttore CEVAS, consulenza e valutazione del sociale, responsabile scientifica della ricerca “dal SIA al REI” per l’alleanza conto la povertà; di Lucia Fortini, Assessore alle Politiche sociali, all’istruzione e allo sport della Regione Campania; e di Alessandra Megaro, presidente CAF-CISL regione Campania. Le conclusioni sono state a cura di Giovanna Ventura, segretaria CISL nazionale.

Nel corso del seminario è stata presentata la ricerca valutativa della prima fase di implementazione del programma di contrasto alla povertà, sostegno per l’inclusione attiva. Lo studio, che riguarda il primo anno di avvio della misura, fa parte dello sforzo dell’alleanza di sostenere il dibattito informato sulle politiche di contrasto alla povertà, allo scopo di valutare l’adeguatezza dei processi di rafforzamento amministrativo e di strutturazione degli ambiti territoriali sociali, requisiti necessari per una buona azione della misura e per uscire dalla povertà estrema dei destinatari della misura.

Il lavoro è stato svolto da un team di ricercatori e rilevatori locali, referenti delle organizzazini che fanno parte dell’alleanza, e riguarda la fase di avvio da aprile a giugno 2017. Dai risultati emerge la centralità della capacità amministrativa e della capacità di spesa nel garantire la tutela effettiva dei diritti del cittadino. Quindi un’incompetenza da parte delle Amministrazioni, tra l’altro nell’uso delle tecnologie di comunicazione, strumenti essenziali per la gestione di misure che prevedono l’uso di piattaforme nazionali e l’informatizzazione di tutto il processo; inoltre ci sono forti difficoltà nei rapporti tra INPS e cittadino, difficoltà legati alla comunicazione, riguardanti la gestione della piattaforma su cui si caricano le domande per l’accesso al SIA, d’altro canto sono state sviluppate strategie di attivazione da parte dei differenti ambiti per la presa in carico dei diversi nuclei, tra cui tirocini formativi, lavori di utilità sociale. Un ambito su tre riferisce di essere riuscito a creare programmi personalizzati di presa in carico per oltre  tre quarti dei nuclei beneficiari.

In definitiva la ricerca dimostra che il SIA-REI è una misura complessa, che presenta anche difficoltà non previste. Si evince altresì che i singoli ambiti, se adeguatamente diretti e sostenuti dalle Regioni, riescono a integrare le risorse locali anche nelle comunità più fragili, e ottengono buoni risultati.

Serena Costantino
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