DAMASCO – Nuove accuse piovono sul governo di Ankara, Il ministero della difesa russo ha difatti denunciato la presenza di colonne di camion turchi che trasportano quotidianamente merci e armi ai militanti terroristi in Siria, passando attraverso il territorio turco. Lt.Gen. Sergei Kuralenko, Il capo del dipartimento russo di riconciliazione tra le parti in conflitto in Siria, ha dichiarato quanto segue: “Praticamente ogni giorno dei grandi camion provenienti dal territorio della Repubblica turca stanno attraversando il confine con rifornimenti e armi, i movimenti avvengono esclusivamente nelle zone controllate dal gruppo terrorista Jabhat al-Nusra e Ahrar Ash-Sham”.

La Turchia dunque ancora accusata di essere tra i principali sostenitori dei gruppi militanti terroristi che operano in Siria, ci sono difatti rapporti che mostrano che Ankara addestra e arma i terroristi di Takfiri e che facilita il passaggio nei punti nevralgici dello stato arabo. Ankara è stata inoltre accusata in più occasioni di essere coinvolta in commercio illegale di petrolio con l’ISIS. A dare sostegno a queste accuse ci sarebbero dei video e delle immagini, rilasciati dalla Russia, nei quali si può vedere il movimento di autobotti petroliere che passano attraverso il territorio turco. Kuralenko ha colto l’occasione per denunciare inoltre le varie violazioni di “cessate il fuoco” da parte dei gruppi terroristici in Siria, le violazioni stimate sarebbero state le seguenti: 7 nei territori di Idib e di Damasco, 4 nei territori di Homs e Daraa, 3 nei territori di Latakia, 2 in quelli di Quneitra e 1 ad Hama. Nonostante questi casi di violazione del cessate il fuoco, stato stabilito con la mediazione della Russia e degli Stati Uniti e che è entrato in vigore lo scorso 27 febrraio, l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura, durante un briefing nella città svizzera di Ginevra, ha rilasciato una valutazione ottimistica della situazione in Siria, affermando che il cessate il fuoco ha retto in tutto il paese.