Roma. Incontro su accoglienza e lotta di classe allo Scalo 77

ROMA – Venerdì 4 maggio alle ore 19:00, presso Scalo 77 si è tenuto l’incontro “Unica razza. Coscienza e organizzazione nella lotta di classe del XXI secolo”. Presenti all’evento Silvia Baraldini, sostenitrice del movimento di liberazione degli afroamericani ed ex militante del Black Panthers Party e del Black Liberation Army; il gruppo di controllo popolare dei centri di accoglienza straordinaria dell’Ex Opg di Napoli; e Riadh Zaghdane di USB Logistica. Al centro dell’evento la necessità di parlare dell’attuale situazione in cui vivono oggi i migranti e capire quali sono le forme di presa di coscienza, identità politica e organizzazione che si sono definite in passato e che si stanno affermando oggi.

Le organizzazioni politiche e sindacali nelle lotte dei migranti e nel processo di integrazione giocano un ruolo molto importante nel sistema di accoglienza, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli Sprar, ovvero il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati che opera attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Esso è costituito dalla rete degli Enti locali che, con il concorso delle realtà del terzo settore, accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per la realizzazione dei progetti di accoglienza.

“Il controllo popolare è qualcosa che va oltre il centro di accoglienza straordinaria”, spiega una militante dei centri di accoglienza straordinaria dell’Ex Opg di Napoli, proseguendo “che ci dà la possibilità di ribaltare il concetto di controllo e fare in modo che sia il popolo a controllare le istituzioni che fino a ora ci hanno represso”. Tramite queste azioni di controllo popolare è emerso che i centri di accoglienza straordinaria a Napoli, laddove non c’è una pianificazione effettiva dell’accoglienza, sono andati di fatto a produrre dei veri e propri ghetti. Ciò accade nelle zone della stazione Garibaldi, nei paesi vesuviani e nell’area nord di Napoli e nei luoghi in cui ci sono vecchie strutture che possono garantire profitti ai gestori che se ne occupano.

Durante l’evento era presente anche Silvia Baraldini, che negli anni ‘60 ha combattuto per i diritti civili degli afroamericani. Partendo dalle sue esperienze rivoluzionarie e facendo riferimento al forte impatto politico che ha suscitato il movimento rivoluzionario dei Black Panther Party, storica organizzazione rivoluzionaria afroamericana degli Stati Uniti d’America nata per rivendicare i diritti civili dei neri, la Baraldini ha illustrato il rapporto tra gli antiimperialisti e il movimento di liberazione. La discussione ha dato modo ai presenti di riflettere su un tema molto complesso e capire qual è il ruolo delle organizzazioni politiche e sindacali nel processo di integrazione fra italiani e migranti.

L’evento si iscrive in quella serie di iniziative che precedono il Collision fest-Rompere l’equilibrio, previsto dal 18 al 20 maggio all’Intifada, organizzato dalla Rete dei comunisti e Noi restiamo, con l’obiettivo di creare dibattiti su temi inerenti l’inevitabile collisione tra gli interessi di chi governa e i cittadini.

Antonella Izzo

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