Napoli. Report dall’incontro “Sud, periferie d’Europa: quale futuro?”

NAPOLI – Lunedì 2 luglio alle ore 17:00, presso il Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio, si è tenuto l’incontro “Sud, periferie d’Europa: quale futuro?” organizzato dal Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti, nato con l’esigenza di proporre iniziative ed eventi con protagonisti i territori del Sud Italia e per organizzare dibattiti di portata internazionale ripudiando qualunque ideologia che si fondi o fomenti una qualsiasi forma di violenza.

Agendo sul territorio ormai da anni, il Partito del Sud lavora per riposizionare il Meridione nello scenario nazionale ed europeo, al fine di promuovere una riforma costituzionale che preveda il rispetto di ogni paese e contrasti le mafie e le forze occulte criminali. L’incontro è stato moderato da Antonio Luogo, responsabile Napoli e provincia del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti; e ha visto la partecipazione di Carlos Sanchez Mato, Consigliere di Ahora Madris e Responsabile Economia – Izquierda Unida; Costanza Boccardi, del Coordinamento Nazionale del Partito del Sud – Meridionalisti Progressisti; e Massimiliano Marotta, Presidente Istituto Studi Filosofici.

Ospite anche il Sindaco della città di Napoli Luigi De Magistris, che ha esposto brevemente le condizioni in cui imperversa oggi l’Europa e la necessità di dover “restare umani” dinanzi alle richieste d’aiuto dei paesi in difficoltà: “Oggi non è sufficiente raccontare delle belle idee, bisogna fare in modo che la nostra Europa diventi un’Europa dei popoli, per fare in modo che gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo favoriscano le nuove opportunità di sviluppo, collaborazione e integrazione con gli altri popoli”.

Al centro del dibattito dunque la necessità di sradicare l’idea secondo cui gli Stati e i Popoli del Sud si collochino tra le politiche marginali e residuali del Continente. Presenti all’incontro anche “L’Altra Europa con Tsipras” e vari esponenti europei della sinistra, i quali si sono dichiarati contrari all’austerità e al neoliberismo, in nome dell’uguaglianza, della giustizia sociale, dei diritti dei migranti e della rifondazione dell’idea di cittadinanza.

La crisi che colpì la Grecia e il rallentamento del processo di globalizzazione hanno fatto sì che nuove figure del capitalismo venissero alla luce per dare vita al cosiddetto platform capitalism, considerato la frontiera della produzione della ricchezza, ma ciò di cui si parla sono nuove realtà verso cui la sinistra deve rivolgersi e in cui immergersi per affermare una prospettiva di trasformazione improntata al raggiungimento di principi di uguaglianza e libertà. Per questa ragione è decisiva la ripresa su scala mondiale di un diffuso movimento per la pace e fare in modo che l’area del Mediterraneo diventi un fattore di innovazione, grazie agli strumenti utili a perseguire una politica estera e di difesa.

L’evento si è concluso con l’intervento degli ospiti, i quali hanno avuto modo di porre domande e confrontarsi su quale direzione si stiano muovendo le periferie d’Europa.

 

Antonella Izzo

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