Ospedali egiziani: serpenti tra i degenti. Condizioni sanitarie al limite

CAIRO – La pagina Facebook عشان لو جه ما يتفاجئش, letteralmente “Così non sarà sorpreso quando andrà a visitarlo”, è stata creata in questi giorni per mostrare al primo Ministro egiziano, Ibrahim Mehleb, le condizioni in cui versano le strutture ospedaliere di Giza, che visiterà in forma istituzionale il prossimo sabato.
Nel giro di pochi giorni la pagina ha raccolto 246mila “mi piace”, spingendo molti medici e impiegati del settore sanitario di tutto il Paese a pubblicare e a condividere altre foto che mostrassero le condizioni degli ospedali nei quali lavorano.

Le immagini che sono state postate mostrano una situazione agghiacciante. E al di là di scenari facilmente riscontrabili anche in strutture ospedaliere italiane, comprendenti pareti divorate dall’umidità, letti malandati e bagni sporchi, in Egitto la situazione è ben più grave: le immagini infatti mostrano la convivenza quotidiana di animali con i degenti, i quali nemmeno fanno più caso a gatti, cani, oche e serpenti che vagano tra le stanze e i corridoi. Nei bagni, nelle sale di attesa e nei corridoi troneggiano cartelli che sconsigliano persino di bere l’acqua che fuoriesce dai rubinetti perché conterrebbe batteri pericolosissimi.

La visita del primo Ministro servirà a mettere in luce le gravissime condizioni sanitarie in cui versa il Paese, senza escludere le strutture ospedaliere più importanti come il National Heart Institute e il Theodor Bilharz Institute. Al riguardo, il portavoce del sindacato dei medici egiziani, Hossam Kamal, ha dichiarato: “Non è possibile che il primo Ministro non conosca le condizioni del settore sanitario egiziano, dopo aver ricoperto il ruolo per due anni”. Chiamato in causa, Mehleb ha risposto invece con l’intenzione di rimuovere dall’incarico il dirigente del National Heart Institute, sebbene il problema non risieda in una sola persona, ma nell’intero sistema sanitario nazionale.

By Margherita Sarno

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