Opere urgenti edilizia scolastica? No, un sensore antisismico

NAPOLI – Il giorno 21 ottobre è stato presentato e installato a Napoli, presso il 21° circolo didattico “Mameli Zuppetta” di Capodimonte, sezione distaccata scuola elementare Pio XII, il primo avvisatore sismico interattivo della Campania, uno strumento che dovrebbe essere in grado di avvertire la popolazione scolastica dell’Istituto al primo avvertimento di scossa sismica. L’attrezzatura è stata donata dalla società “Ixò – Partecipazioni e servizi s.r.l.” con l’obiettivo di “riuscire a dotare ogni edificio scolastico di avvisatore sismico interattivo in modo da costituire una rete di sismografi”.

Consiglieri e politici del territorio hanno immediatamente messo, con fierezza, il ‘cappello’ sull’argomento, anche se il tutto, pur soddisfacendo in piccolissima parte le esigenze di prevenzione antisismica dell’istituto scolastico, risulta essere anche una ‘raffinata manovra’ commerciale; questo infatti è ciò che si legge nella proposta della Ixò: “Attraverso l’installazione dei sensori sismici a soglia differenziata oggi è possibile proporre agli enti, alle aziende, agli ospedali, ai locali di ritrovo una piattaforma completa per il monitoraggio sismico. (…) L’offerta è inerente la struttura nel suo insieme, attraverso una formula tipo ‘Service’ che prevede (…) un canone mensile di affitto e un contributo forfettario, per punto, di spese di attivazione.”. Ma le scuole di Napoli hanno realmente bisogno di questo? Nello specifico, a che punto sono le opere di edilizia scolastica necessarie per mettere in sicurezza l’edificio della Pio XII? Lo abbiamo chiesto alla dirigente del XXI Circolo scolastico di Capodimonte, Patrizia Meglio, la quale oltre a lamentare il disinteresse di parte delle Istituzioni, ci ha confermato che attualmente il sensore antisismico è un po’ come una ‘cattedrale nel deserto’: «ben venga l’installazione di queste attrezzature (Il Comune di Napoli ha disposto l’intervento – ndr) se in qualche modo, attraverso la stampa, si riesce però poi a smuovere il pantano burocratico che non consente la realizzazione delle urgenti opere di edilizia scolastica».

Il 21° Circolo ha ottenuto nell’ormai lontano 2010, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ben 160mila euro al riguardo, ma dove sono finiti i soldi? E pensare che il denaro è stato stanziato per il “Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico, finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici”. Insomma, la scuola ha bisogno di mettere in sicurezza l’edificio. Il Ministero consente le opere urgenti e stanzia il denaro; ma sulla carta, visto che nemmeno al Provveditorato per le Opere Pubbliche vi è traccia dei soldi. E il Comune di Napoli ‘giustamente’ installa un piccolo sensore antisismico. L’argomento è da approfondire non credete?

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