Adotta la mia scuola, inagibile

NAPOLI – Lo scorso 21 Ottobre, alle ore 15.00 presso la scuola elementare Pio XII di Capodimonte, è stato presentato e installato il primo avvisatore sismico interattivo della regione Campania. Il sismografo è stato donato dalla società commerciale privata Ixò – partecipazioni & servizi srl nell’ambito del progetto “Adotta la mia scuola”: iniziativa lodevole volta a fornire alle scuole strumenti e servizi di prevenzione antisismica a basso costo o attraverso la donazione privata. Il legale rappresentante della Ixò, Claudio Giorno, ha chiesto di replicare alla nostra affermazione circa il contenuto commerciale della loro iniziativa, di seguito uno stralcio del confronto: «Non discutiamo se le Scuole di Napoli, o per meglio dire dell’intero nostro Paese, abbiano la necessità di forti interventi di manutenzioni straordinarie, come vorremmo precisare che non bastano interventi tampone per rendere sicuri gli edifici che ospitano le aule dei nostri figli, vogliamo solamente rispondere che se la Campania, la Calabria e la Sicilia, territori fortemente esposti al rischio sismico, potessero impiegare quelle che vengono definite innovazioni tecnologiche, forse riusciremmo a dare sostanza a tante parole buttate al vento nei momenti post-evento. (…) Il progetto “Adotta la mia scuola” nasce con lo spirito di far adottare gli istituti da chi ha voglia di lasciare un segno positivo del suo passaggio su questa terra, e ci rincuora che in molti cercano informazioni per aderire a un grande gesto di solidarietà come il popolo italiano è abituato a fare. Noi abbiamo deciso di invertire il post evento in un pre evento. E siamo convinti che i genitori degli alunni della Pio XII si sentano più tranquilli nella speranza che il sensore sismico stia lì pronto a intervenire.»

A cosa desidera replicare?

«Replichiamo alla frase riportata nel vostro articolo, nella parte che improvvidamente il cronista riporta che l’evento di donazione, a suo dire, risulta essere una “raffinata manovra commerciale”. Se solo avesse capito che la scuola Pio XII non ha bisogno di nessun contratto di servizio, al fine di eventuali attivazioni di procedure di salvaguardia dei bambini, forse non sarebbe scivolato nel pensare che gli attenti amministratori comunali e della Municipalità stessero sponsorizzando la nostra società.»

Negli articoli non è assolutamente scritto che Comune e Municipalità stiano sponsorizzando la Ixò, ma è altrettanto innegabile che sia previsto in qualche modo un lucro, piccolo o grande che sia, sull’argomento, infatti il giornalista si è documentato sul sito internet della Ixò, dove è pubblicata la seguente proposta commerciale: “L’offerta è inerente la struttura nel suo insieme, attraverso una formula tipo ‘Service’ che prevede (…) un canone mensile di affitto e un contributo forfettario, per punto, di spese di attivazione (dei sensori – ndr)”. O intendete dichiarare che la creazione della rete di sismografi che proponete nelle scuole sarà, come nel caso della Mameli, assolutamente gratuita per tutti?

«Il progetto “Adotta la mia Scuola” va incontro anche alle problematiche finanziarie che hanno gli istituti scolastici. (…) La mission del progetto, oltre a divulgare con ausili didattici la consapevolezza della Protezione Civile nelle Scuole, è quella di dotare tutti gli Istituti del sensore sismico Bavari quale strumento sentinella all’interno degli edifici. (…) Se il progetto di adozione sarà portato avanti con lo spirito con cui è nato, tutte le scuole avranno installato il sensore senza che tali costi incidano sulle esili casse delle stesse. (…) Per volontà del palermitano Giuseppe Bavari, ideatore del sensore, il costo delle singole versioni è basso in virtù appunto della missione del progetto.»

La speranza dunque è che i privati adottino le scuole. Prima però le rendiamo ‘agibili’?

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