“Ogni soluzione ha il suo problema”, convegno sui Disturbi di Apprendimento

AVERSA – Martedì 19 maggio, presso l’Aula Magna Ruberti della Facoltà di Ingegneria, si è svolto l’interessante convegno “Ogni soluzione ha il suo problema”, organizzato dalla FIDAPA, ente associativo internazionale di donne impegnate nelle arti, nelle professioni e negli affari. L’evento è stato introdotto dalla Presidente della Sezione aversana, Luisa Diana Motti, che ha voluto questo convegno soprattutto per concretizzare quanto ancor troppo astrattamente decreta la Legge 170 del 2010, riguardo il diritto allo studio per chi soffre di Disturbi di Apprendimento.

Il tema scelto, quello dei disturbi di apprendimento o DSA, è stato ispirato dalla storia di una socia della FIDAPA,  giovane madre di tre ragazzi, di cui l’ultimo affetto da DSA, diagnosticatogli al secondo anno di scuola primaria. Mariangela Negrini, la madre che ha portato la sua testimonianza, ha raccontato al sostanzioso pubblico la propria esperienza: la scoperta di un disagio, la diagnosi, un senso di impotenza, il conforto trovato nel personale medico, il recupero, la consapevolezza del bambino di essere considerato diverso rispetto agli altri, rispetto a ‘prima’. Accanto alla sua testimonianza, quella di Adriana Reccia, insegnante di scuola primaria, luogo in cui si rivelano i primi segni del disturbo in molti bambini. A seguire, l’intervento del Dott. Andrea Di Somma, foniatra specialista e presidente dell’ANDA, Associazione Nazionale Disturbi d’Apprendimento, che ha spiegato in cosa consistono i disturbi, dunque disgrafia, dislessia, discalculia, e quanto questi influiscano sulla vita del bambino, sulla percezione che ha di sé e sulla percezione che ha l’ambiente circostante in merito alla sua condizione. Per concretizzare le proprie parole, il Dott. Di Somma ha introdotto il caso di Luca Visaggio, attualmente laureando in Ingegneria, con un problema di dislessia diagnosticato quando aveva 8 anni. Luca ha raccontato il suo percorso scolastico, le difficoltà e le strategie per conseguire risultati a modo suo. “Non sono stato un privilegiato – ha esordito il giovane – ho studiato a modo mio quello che tutti dovevano imparare. Non tutti i professori, soprattutto all’università, hanno capito. La cosa peggiore è incontrare docenti che pensano di sapere qual è il problema ed impongono un modo loro per affrontarlo”. Ha poi concluso: “Io non posso imparare niente se non a modo mio”. Applausi commossi e scroscianti hanno accompagnato la testimonianza di Luca, un ragazzo che oltre tutto possiede una spiccata intelligenza matematica e logica.

All’incontro hanno partecipato inoltre Titti Gaeta, presidente dell’associazione DSA – Dislessia un limite da superare; il Dott. Vincenzo De Maro, logopedista e consigliere direttivo dell’ANDA; la Dott.ssa  Giovanna Palmieri, psicologa psicoterapeuta; i rappresentanti dell’ASL Caserta; le socie della FIDAPA; e i dirigenti e i docenti delle istituzioni scolastiche dell’agro aversano.

By Margherita Sarno

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