Nuova sede LAV Napoli. Esposito: “Gestiremo le guardie zoofile. E’ un nuovo punto di partenza!”

NAPOLI – E’ stata inaugurata sabato pomeriggio, 16 gennaio, la nuova sede dell’Associazione LAV, Lega Anti Vivisezione, di Napoli. La sede si è spostata in Via Toledo 323, con una nuova strutturazione del lavoro dei volontari e tanti nuovi progetti, alcuni già partiti e altri pronti a partire.

Sabato in tanti, simpatizzanti e soci dell’Associazione, hanno preso parte all’inaugurazione della nuova sede LAV di Napoli, che opera nella città da oltre 20 anni. Ora in Via Toledo, 323 con la rinnovata intenzione di rendere la tutela degli animali più ampia possibile. Tanto è vero che l’associazione tenta di partire dall’educazione al rispetto per gli animali con i più piccoli, operando da anni anche nel settore didattico presso scuole di primo e secondo grado del territorio. “A darmi maggior soddisfazione sono stati i ragazzi di una scuola di Scampia. Ti trovi di fronte ragazzi che vivono una realtà particolare, con situazioni particolari alle spalle, che vengono a parlarti di diritti degli animali”, ci ha raccontato il responsabile del settore didattico Gino Civita.

In occasione dell’inaugurazione della nuova sede abbiamo incontrato il responsabile della sede LAV di Napoli, Vincent Esposito, e gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Ottenuto il via dalla Prefettura di Napoli, per la prima volta si avrà in città un Nucleo Operativo di Guardie Zoofile. Le funzioni?

«In realtà non è esattamente il primo. Per correttezza storica dobbiamo dire che già all’inizio degli anni ’80 c’era un piccolo gruppo operativo di guardie zoofile, però non ha operato per molto. Ora invece abbiamo fatto un corso, che è durato 6 mesi, da marzo a giugno; a dicembre c’è stato l’esame delle aspiranti guardie e dopo il rilascio del decreto da parte della Prefettura avremo finalmente il gruppo di Guardie Zoofile. Le guardie zoofile altro non sono che pubblici ufficiali con funzione di polizia giudiziaria e polizia amministrativa riguardo ai reati commessi a danno degli animali, reati e illeciti amministrativi per l’esattezza. Quindi le guardie zoofile hanno funzione di polizia e saranno gestiti direttamente dalla nostra sede. Significa che quando noi riceveremo segnalazioni non dovremo più, a meno di casi ingestibili per delle guardie zoofile, rivolgerci all’Autorità pubblica, ma potremo intervenire direttamente noi con le nostre guardie»

Supporto e collaborazione da parte del Comune di Napoli o di altri Enti e organizzazioni?

«Per adesso ben poco. Abbiamo però avviato, in collaborazione con la V Municipalità del Comune di Napoli, uno sportello di “Pre-af-FIDO”, a Piazza Muzii al Vomero. Lì ci occuperemo di adozioni e randagismo: le persone che si rivolgeranno allo sportello per richiedere l’adozione di un cane saranno seguite gratuitamente da educatori cinofili per un mese. Il cane verrà selezionato dai canili in base alle esigenze delle persone e in base alle loro caratteristiche, in modo da ridurre il più possibile l’evenienza che torni indietro. Al termine del periodo di prova si ufficializza l’adozione. Nel caso in cui l’adozione non dovesse avere buon esito abbiamo predisposto un meccanismo tale che gli animali non tornino mai al canile, perché mentre predisponiamo questo periodo di prova con una famiglia, nel frattempo già troviamo una famiglia di riserva a cui eventualmente potrebbe passare il cane. Ma ci sono tanti di quei controlli preventivi che riduciamo veramente al minimo il rischio che i cani tornino indietro, o peggio, come spesso accade, che vengano abbandonati»

Cosa rappresenta la nuova sede inaugurata oggi?

«Un nuovo punto di partenza! Ci sono continui punti di partenza! Ogni cosa qui avviene grazie alla sinergia del lavoro dei volontari. L’inaugurazione di oggi è l’esempio lampante di questo: qui veramente tutto quello che c’è stasera lo si deve al lavoro dei volontari. Qualcuno ha portato da mangiare, qualcuno da bere. Adesso mi vede in giacca e cravatta, ma prima ero in tuta a pulire per terra. Poi abbiamo strutturato la sede in modo tale che ogni volontario si occupi di un determinato settore: abbiamo una volontaria che si occupa solamente dello sportello adozioni e dirige il lavoro dei volontari che operano lì; abbiamo una volontaria che si occupa della logistica; un volontario che si occupa dei comunicati stampa, che è poi anche un responsabile nazionale della LAV; abbiamo una volontaria per le emergenze adozioni, perché siamo a Napoli e il settore cani e gatti è oberato, quindi almeno due responsabili divisi tra adozioni dai canili e adozioni in emergenza ci volevano. Ovviamente non possiamo pretendere di risolvere qualsiasi tipo di problema possibile e immaginabile perché abbiamo risorse limitate, però facciamo tutto il possibile entro i nostri limiti. Le ho parlato della sinergia tra i volontari della sede: ovviamente è importantissimo l’aiuto, anzi l’apporto che ci dà la sede nazionale della LAV, perché ci sono veramente persone esperte e in gamba che ci guidano. Senza di loro saremmo come cani sciolti, invece in questo modo le energie vengono convogliate verso un obiettivo e chi ha seguito la LAV e i suoi sviluppi dell’ultimo anno i risultati li ha visti».

Camilla Esposito

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