Contributi al circo con animali. Lo Stato complice dei maltrattamenti

NAPOLI – La Lega Anti Vivisezione, LAV, ha organizzato in tutta Italia banchetti per la raccolta firme contro il finanziamento pubblico di circhi con animali.
Secondo un comunicato stampa diffuso dalla LAV, nei circhi italiani ci sarebbero circa 2mila animali prigionieri: nati in cattività, affittati o ceduti da un circo all’altro, e tanti catturati mentre vivevano liberi in natura.

Lo Stato italiano premia i circhi con animali finanziandoli con soldi pubblici: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ogni anno regala agli spettacoli circensi denaro prelevato dal Fondo Unico dello Spettacolo, il FUS: nel 2014 lo stanziamento riservato al circo con animali è stato di oltre 3 milioni di euro. Da notare che nel 2013 il Governo si impegnò in un Ordine del Giorno, firmato dai Senatori della maggioranza e dell’opposizione, per la riduzione dei contributi economici al circo con animali, con l’obiettivo di eliminarli completamente entro il 2018. La LAV con la raccolta di firme chiede anche il rispetto di questo impegno.

Sempre secondo la LAV, negli ultimi 5 anni (2010 – 2014 – ndr) i circhi, ma lo spettacolo viaggiante in generale, hanno incassato circa 30 milioni di euro di finanziamenti pubblici. Il problema è che tra i beneficiari dei contributi esistono anche realtà circensi con procedimenti penali in corso e altri addirittura condannati in via definitiva per reati legati al maltrattamento e alla detenzione incompatibile di animali. Al riguardo la LAV ha pubblicato la lista di alcuni di loro, anche se i dati al 2014 non sono ancora definitivi: il Darix Togni ha beneficiato di almeno 518mila euro di finanziamenti pubblici; il Circo Caroli di almeno 53mila euro; il Circo Medrano per circa 1.884.483 euro; l’American Circus circa 1.447.228 euro; il Circo Aldo Martini di circa 92mila euro; il Circo Martin di circa 68mila euro. Mentre tra i circhi destinatari di contributi pubblici tra il 2005 e il 2009, condannati in via definitiva per reati legati al maltrattamento e/o alla detenzione incompatibile di animali, vi sono il Circo Città di Roma, che ha beneficiato di 297.500 euro di finanziamenti pubblici; il Circo Folloni per 45.564 euro, anche se dal 2011 sembra sia stato riammesso a ricevere fondi pubblici e quindi dal 2012 ha incassato finanziamenti per attività circense per 10mila euro nel 2012, 8mila euro nel 2013 e 12mila nel 2014, dato anche questo non definitivo.

La legge prevede che i circhi condannati in via definitiva, per maltrattamento animali o per violazioni di Norme in materia di protezione degli animali, non possano accedere ai contributi statali. Tuttavia, in attesa di un giudizio definitivo che può richiedere anche 5 anni dall’inizio del processo, i circhi inquisiti per maltrattamento animali continuano a ricevere finanziamenti pubblici, e dunque lo Stato si ritrova a finanziare e a essere in qualche modo complice di quei maltrattamenti. Per questo motivo, nei giorni 14 e 15 marzo, e 21 e 22 marzo, la LAV e i volontari saranno presenti in centinaia di piazze italiane per una petizione destinata al Governo Renzi, con il fine di bloccare il finanziamento pubblico ai circhi con animali e di sostenere i centri di recupero dove ospitare gli animali liberati dai circhi.

In Campania i banchetti per la raccolta delle firme saranno a Napoli in Via Scarlatti e Via Diaz sabato 14 e 28 marzo dalle 10:30 alle 20:00; domenica 15 e 29 marzo dalle ore 11:00 alle 13:30 in Via Partenope, lato Piazza Vittoria; e a Salerno sul Lungomare, altezza Poste Centrali, sabato 14 e sabato 21 dalle ore 11:00 alle 21:00, e domenica 22 marzo dalle ore 14:00 alle 21:00. Ma altre Piazze stanno poco a poco aggiungendosi alla lista, maggiori informazioni saranno disponibili a breve sul sito della LAV.

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