Napoli. A Gianturco il CarnevalEst per esorcizzare l’inquinamento

NAPOLI – Sabato 6 febbraio alle ore 10:30 i cittadini e i Comitati di Napoli Est si sono dati appuntamento nei pressi della Metro di Gianturco, nella periferia napoletana, da dove è partito un carro allegorico seguito da un colorato e festante corteo, il quale ha percorso le strade dei Rioni Luzzatti e Ascarelli, facendo una prima tappa davanti al cancello della Scuola Media “R.Bonghi”, dove è stato affisso un manifesto che richiama l’uguaglianza tra i bambini. La manifestazione è dunque proseguita e ha concluso il suo cammino a Piazza Coppola, dove però è continuata la festa tra musiche, balli e sfilate. Hanno dato il loro contributo all’evento gli artisti di strada Murga Los Espantapajaros di Battipaglia e Officina 99 Sound. La manifestazione è stata organizzata dal Coordinamento Napoli Est, Officina 99, Comitato Gianturco, Comitato Rione Luzzatti, Comitato Ascarelli e Comitato Poggioreale.

Nella zona est di Napoli è in atto un disastro ambientale causato dal periodo industriale, che ha lasciato dietro sè solo scheletri e degrado. Al riguardo è aperta un’inchiesta della magistratura sui danni provocati dalla Kuwait Petroleum (Q8), accusata di aver smaltito illecitamente rifiuti pericolosi. Il quartiere di Gianturco ha voluto per questo motivo un Carnevale speciale, che denunciasse attraverso l’allegoria dei suoi carri l’inquinamento e l’abbandono di queste zona e richiamasse l’attenzione della popolazione e dell’Amministrazione comunale. Nel merito abbiamo ascoltato la testimonianza di Emanuele, un attivista di Officina 99.

Che valenza ha questo Carnevale sociale?

«L’iniziativa è stata organizzata nella forma del Carnevale per creare un momento di festa e aggregare le comunità dei bambini del quartiere, però l’abbiamo sviluppata anche sulla tematica ambientale che caratterizza tutta la zona di Napoli est, quindi abbiamo fatto dei carri allegorici che rappresentassero un po’ quelle che sono le problematiche del quartiere o quelle delle Società che negli anni hanno sversato illegalmente residui delle loro attività industriali, fregandosene di tutte le procedure di sicurezza. Intanto la Magistratura ha sequestrato 247 milioni di euro alla Q8, che sversavano in mare i residui di lavorazione. Questa è quindi una giornata dedicata ad affrontare questa tematica e l’abbiamo fatta in maniera più partecipata possibile. La prossima iniziativa sulla tematica ambientale ci sarà il 18 febbraio nella Municipalità di Ponticelli e continueremo a denunciare il danno ambientale. Diciamo che il Carnevale nella sua storia è stato sempre un momento in cui si esternavano e si esorcizzavano le problematiche di un territorio e quindi, nella modernità di questo quartiere oggi inquinato, immerso di scheletri di attività industriali, non potevamo che creare un discorso con le comunità locali».

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