Istruzione. Unione degli Studenti: “Il 12 maggio boicottiamo la prova INVALSI!”

ROMA – In ogni città italiana l’Unione degli Studenti, un’associazione riconosciuta a livello nazionale, si sta mobilitando al fine di promuovere una campagna volta a boicottare le prove INVALSI, ossia i test inviati alle scuole italiane dall’omonimo ente, l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d’Istruzione e formazione, e che saranno somministrati agli studenti che frequentano il 2° anno delle scuole superiori.

Lo scopo della realizzazione di queste prove, secondo il MIUR e secondo l’ente INVALSI, sarebbe quello di valutare e rivelare la qualità del sistema scolastico italiano. Ma a livello pratico, secondo quanto affermato dall’UdS, a discapito dei presunti benefici che questi test campionari possano apportare al sistema dell’istruzione italiano, la pressione esercitata dagli enti in questione e l’ossessiva preparazione di cui questi test hanno bisogno, hanno promosso una vera e propria “riforma della didattica”, poiché i docenti sono sempre più propensi a ‘spendere’ determinate ore di lezione all’insegnamento delle nozioni necessarie per superare questo test, trascurando o annullando in alcuni casi l’andamento del programma scolastico tradizionale. Anche gli studenti, ai quali è stata sottratta una buona fetta del loro percorso scolastico, vivono il tutto in virtù del voto della prova. Per questa ragione sono attanagliati da un senso di competizione, talvolta anche eccessivo, che scaturisce dall’esito ultimo del test.

Ma l’UdS boicotta i test INVALSI anche per altre ragioni, tra le quali gli eccessivi costi che essi comportano: vengono stanziati infatti ben 14 milioni di euro per la loro realizzazione, “mentre ci viene sempre risposto che non ci sono soldi per finanziare l’edilizia scolastica o il diritto allo studio”. Questi test inoltre sono dannosi perché basati su un sistema di merito che non tiene conto delle diseguaglianze socioeconomiche, talvolta anche profonde, che esistono tra gli studenti; infine queste prove promuovono un sistema di valutazione imposto dal Ministero e dall’ente INVALSI, e quindi lontano dal tema del metodo di valutazione discusso e proveniente dall’ambiente scolastico, nel suo piccolo.

Per prendere parte all’iniziativa è importante partecipare alle assemblee, ai flash mob e ai cortei organizzari dall’Unione degli Studenti di ogni città, per informarsi e discutere sul tema. Per chi volesse rendersi ancora più attivo, basterà partecipare alla fotopetizione, scaricando il modello apposito e quindi inviando una foto alla pagina facebook dell’UdS.

Carmela Landino

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