Bacoli. Celebrato a Villa Scalera il giorno della Memoria

BACOLI – Il 5 maggio in Israele viene celebrata la Yom HaShoah, ovvero il giorno della memoria dell’Olocausto, che non viene celebrato in data 27 gennaio come nel resto del mondo, bensì il 27esimo giorno di Nissan, settimo mese del calendario ebraico, dunque il 5 maggio del calendario Gregoriano. Per l’occasione, la città di Bacoli è stata lieta di ospitare la moglie e i figli di Meir Weiss, ebreo della ex Cecoslovacchia riuscito a scappare dai campi di concentramento tedeschi di Auschwitz, in Polonia, trovando rifugio per 8 mesi a Bacoli insieme ad altri 300 ebrei, prima di immigrare in Israele. In questo giorno in Israele, alle ore 10:00 del mattino suona una sirena e il popolo è tenuto a fermarsi osservando un minuto di silenzio in segno di rispetto per le vittime dell’Olocausto.

Arik Weiss, il figlio di Meir, durante la celebrazione di Villa Scalera ha dato il via a una cerimonia molto significativa, accendendo 6 candele: ognuna simboleggiava e ricordava un milione di ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti.

Alla commemorazione erano presenti i figli del Sig. Weiss: Sara e Arik; e la moglie Eva, ospiti d’onore. Sono intervenuti il Dott. Ciro Moses D’Avino, Consigliere della Comunità Ebraica di Napoli; il Dott. Giuseppe Crimaldi, Presidente dell’Associazione Italia-Israele; e il Sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, che ha voluto lasciare una sua testimonianza: “Quello di oggi è stato un altro appuntamento per ricordare come la città di Bacoli ricorda il suo passato e la propria natura di terra ospitale. Noi da sempre siamo stati una terra ospitale, sin dal tempo dei greci, fino ad arrivare a millenni dopo quando milioni di ebrei scappavano dai nazisti per rifugiarsi nel nostro paese. Quindi è bello vedere come questi eventi possano riunire il popolo bacolese per non dimenticare da dove provengono anche le nostre radici. Come popolo abbiamo un’identità molto importante, che per troppo tempo è stata sottovalutata, ma oggi non è più così, quindi spero che questi eventi ricordino che la nostra comunità ha una storia e ne dobbiamo andare fieri. Noi Comune di Bacoli, insieme ad altri Comuni come Pozzuoli, Quarto e Monte di Procida, stiamo intraprendendo una strada nuova per far si che i Campi flegrei vengano riconosciuti come patrimonio dell’Umanità, quindi invito tutta la cittadinanza e noi stessi a riscattarci finalmente come popolo”.

E’ stato un appuntamento a metà tra il presente e il passato, che si è concluso con queste poche ma significative parole dei due giovani fratelli Weiss: “Ringraziamo il popolo di Bacoli, che accogliendo e proteggendo gli ebrei scampati allo sterminio ha saputo dimostrare la propria eroicità. E’ stato emozionante ritornare nel paese che tanti anni fa ospitò nostro padre, qui ci sentiamo a casa.”

Iulia Nicoleta Dana

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