Il potassio aiuta a ridurre la pressione sanguigna tra gli adolescenti

BOSTON – Per anni il sodio è stato considerato l’unico responsabile dell’aumento della pressione sanguigna. Tuttavia, tali aumenti, sembrano essere influenzati principalmente dai bassi livelli di potassio piuttosto che dall’eccessiva assunzione di sodio nella dieta.

L’introduzione di potassio nella dieta, nella giusta quantità sin da bambini, comporterebbe effetti positivi nel contrastare l’alta pressione sanguigna da adulti, prevenendo di fatto le malattie cardiovascolari. Al contrario, una dieta a basso contenuto di sodio, non avrebbe alcuna influenza nel contrastare l’ipertensione in età adulta: questo è quanto emerge dallo studio pubblicato sul sito Jama Pediatrics condotto dal Prof. Lynn l. Moore della Boston University School of Medicine, che per una decina di anni ha monitorato le abitudini alimentari e la pressione sanguigna di circa 2.000 ragazze di razza bianca e nera, di età compresa tra i 9 e i 10 anni: coloro che durante l’adolescenza hanno seguito un regime alimentare con la giusta quantità di potassio, hanno fatto registrare una pressione sanguigna più bassa rispetto alle ragazze che hanno mangiato cibi meno ricchi di potassio. Al contrario, l’alto o il basso contenuto di sale, e quindi la percentuale di sodio introdotta nella dieta, non ha prodotto nessun risultato rilevante. Lo studio dunque suggerisce di concentrarsi su una crescente assunzione di cibi ricchi di potassio piuttosto che sulla diminuzione di quelli ricchi di sodio.

Che il potassio sia un minerale indispensabile per la salute del nostro organismo è noto giá da tempo: fondamentale nel regolare il funzionamento dei muscoli e quindi del ritmo cardiaco, è particolarmente utile durante l’infanzia e adolescenza, ovvero nel momento della formazione dei tessuti.

A livello cardiaco il potassio agirebbe sulla pressione sistolica e diastolica, per questo gli studiosi consigliano vivamente di consumare cibi ricchi di potassio durante l’infanzia, contrastando l’aumento della pressione sanguigna che si potrebbe verificare, il più delle volte, già a partire da questa età. Oltre ai supplementi nutrizionali, il potassio si trova comunemente nelle banane, mandorle, patate, spinaci e fagioli bianchi. Secondo alcune raccomandazioni internazionali, l’assunzione di sodio per persone sane di età compresa tra i 2 e i 50 anni deve essere meno di 2g al giorno, pari a 5g di sale da cucina; e almeno 3,5 g di potassio.

Clemente Cipresso

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