Hawking: “La salvezza del genere umano? Su altri pianeti!”

LONDRA – Forse, approfittando di un ritorno di notorietà che ha investito sia lui, grazie a un recente biopic a lui dedicato, sia la tematica dei viaggi interplanetari, ritornati di prepotenza nell’immaginario collettivo grazie a un blockbuster come Interstellar, il celebre astrofisico Stephen Hawking ieri, a Londra, ha voluto dare la sua personalissima soluzione ai problemi del sovraffollamento della Terra e della sopravvivenza del genere umano: parlando a un visitatore americano, in visita al Museo delle Scienze della Capitale inglese, Hawking ha detto che l’umanità deve colonizzare altri pianeti per garantire il futuro della specie; infatti, ha continuato lo scienziato, colonizzare un altro pianeta sarebbe una sorta di ‘assicurazione’ che garantirebbe la sopravvivenza della specie umana anche in caso di apocalisse nucleare.
Hawking, ovviamente, conosce perfettamente l’importanza dei viaggi spaziali e del loro ruolo sia tecnologico che squisitamente psicosociale: “Inviare esseri umani sulla Luna ha cambiato il futuro della razza umana in modi che ancora non comprendiamo”, disse, “Non ha risolto nessuno dei nostri problemi immediati sul pianeta Terra, ma ci ha dato nuove prospettive su di essi e ha fatto sì che noi riuscissimo a guardare sia verso l’esterno e verso l’interno.”.

Allo stesso modo Hawking conosce bene anche il maggiore difetto umano: “Il difetto umano che più vorrei correggere è l’aggressività. Poteva essere un vantaggio per la sopravvivenza ai tempi delle caverne, per ottenere più cibo, territorio o un partner con cui riprodursi, ma ora minaccia di distruggerci tutti”. Hawking aveva già emesso altri avvertimenti desolanti per il futuro della razza umana: nel dicembre dello scorso anno ha detto infatti che l’intelligenza artificiale potrebbe avere la capacità di sancire la fine della civiltà.

L’essere umano è molto aggressivo. Allora perché auspicare che ‘esporti’ questa sua dote in qualche altro sventurato punto dell’Universo?

By Riccardo Bruno

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